Crocus vernus ‘Jeanne d’Arc’: candide nuvolette nell’erba

A parer mio, è uno dei crochi a fiore bianco più belli: Crocus vernus ‘Jeanne d’Arc’ è davvero strepitoso, piantato fitto in un prato ma anche in una ciotola. È anche tra quelli più tardivi: fiorisce infatti fra marzo e giugno, a seconda del clima e dell’altitudine, ovviamente.

La specie, Crocus vernus, è diffuso allo stato spontaneo nei prati e nei boschi decidui di tutta Europa, ma in particolare di Italia, Austria, Polonia, Romania, Ungheria e Russia. Tollera una certa umidità e di presta alla forzatura in casa. Ha dato origini a moltissimi ibridi e cultivar dalle diverse colorazioni, fra cui la bella ‘Jeanne d’Arc’ che ha fiori bianchi, sì, ma se li osservate bene noterete sottili striature violette.

Potete trovare vasetti già pronti in questa stagione e i cormi a fine estate-autunno dal vivaio Raziel. I cormi si mettono a dimora da luglio-agosto a ottobre-novembre, a 8 centimetri di profondità, e 5-8 di distanza. Si naturalizzano con grande facilità.

Un po’ di botanica: bulbi e cormi. Parrebbero la stessa cosa e di fatto sono organi di riserva sotterranei, ma in realtà sono profondamente diversi. i bulbi, propri di tulipani, cipolle, narcisi e giacinti, sono di fatto piante in miniatura, sebbene modificate e compresse in piccole strutture che stanno sottoterra. Ovali o a forma di pera, grandi o piccoli, contengono un fusto accorciato (disco o girello), foglie carnose (catafilli) strettamente avvolte su una gemma centrale, dalla quale si sviluppano fusto, fogle e radici. I bulbi possono tunicati, ovvero protetti da una pellicina secca e bruna (tunica), formata dalle foglie esterne modificate; oppure squamose, come nei gigli, formati da foglie che hanno assunto l’aspetto di squame o scaglie triangolari.

I cormi, invece, di forma arrotondata o appiattita, sono formati da fusti sotterranei ingrossati (e non da piante intere come i bulbi). Sono protetti da un rivestimento esterno (tunica) fibroso o papiracea; sulla parte superiore presentano una o due gemme, da cui si forma la parte aerea, e in quella inferiore un fusto accorciato (disco basale), ricco di sostanze nutritive, dal quale spuntano le radici. Le sostanze di riserva sono dunque contenute nel fusto sotterraneo o disco basale, e non nei catafilli, come nei bulbi in genere; la tunica è formata dalla parte inferiore delle foglie della stagione precedente, ormai secche, e non da foglie modificate, come nei bulbi tunicati.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.