Andar per giardini: la Lucchesia, camelie e non solo

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La Lucchesia, fra pianura e colline a olivo e viti, è una delle zone italiane più ricche di storia, cultura, ville e giardini. Dobbiamo in particolare alla florida, colta e attenta economia della Repubblica di Lucca, nel Cinquecento, la creazione di tante ville meravigliose. Ve ne elenchiamo alcune aperte alle visite, assieme ai loro giardini e parchi, meritevoli tutto l’anno, ma, per molti di loro, in particolare durante i fine settimana di marzo, quando fioriscono le camelie secolari, celebrati da molti anni, fra Sant’Andrea di Compito e Pieve di Compito, la mostra Antiche Camelie della Lucchesia, ricca di eventi sul tema.

Le prime camelie, sapete, arrivarono in Italia dalla Cina e dal Giappone verso la fine del ‘700, riscuotendo subito un grande successo come piante ornamentali. La facilità con cui si possono ottenere nuove cutlivar con fiori sempre più vistosi, scatenò fin da subito l’entusiasmo di collezionisti e ibridatori, in particolare in Toscana, dove vennero create cultivar di grande bellezza, che divennero famose nelle altre regioni italiane e all’estero. Piantate nelle più belle ville lucchesi dell’epoca, provocarono una vera a propria “cameliomania”, che ebbe il massimo splendore verso la metà dell’800.

A voi dunque una scelta di giardini da visitare, fra i quali scoprirete anche una piccola, ma pregiata coltivazione di tè tutta italiana; inoltre, potete inserirvi i vivai speciali, e un paio di artigiani della zona, che troverete nell’itinerario Andar per vivai: la Lucchesia. Divertitevi!

Orto Botanico di Lucca

Orto Botanico di Lucca: fondato nel 1820 da Maria Luisa di Borbone, nel centro storico di Lucca, comprende un grande arboreto ricco di alberi e arbusti perlopiù esotici, un laghetto, la scuola botanica, le serre con collezioni di specie tropicali e cucculente, collezioni di piante igrofile e piante xerofile mediterranee, 200 specie di rododendri e le camelie, e una collezione di piante indigene del territorio lucchese. Molte le mostre e le attività durante l’anno.

Teatro di Verzura, Villa Reale di Marlia

Villa Reale di Marlia: a 8 chilometri da Lucca, è un luogo d’incanti, che è stata, nel corso di molte generazioni e molti passaggi di proprietà, la residenza di nobili famiglie e di grandi mecenati d’arte. La sua storia, e quelli degli ospiti che nei secoli vi hanno soggiornato, è molto fascinosa, così come il suo giardino, che annovera un celebre Teatro di Verzura, giardini storici all’italiana e un parco romantico con boschi, ruscelli e lago. Gli attuali proprietari si stanno dedicando a riportarli allo splendore di un tempo. Nel frattempo, hanno reso il parco pet-friendly e family friendly, ed è possibile trascorrervi una bella giornata portandosi il pranzo al sacco.

Villa Bottini

Villa Bottini, a Lucca: spendido edificio cinquecentesco, con antico ninfeo, aiuole sinuose ottocentesche, viali ortogonali, aiuole rettangolari a prato, fontane, grandi alberi inseriti sempre nell’Ottocento.

Villa Bernardini

Villa Bernardini, a Vicopelago (LU): villa seicentesca, dal giardino ricco di statue, panche, un grande Teatro di Verzura, moltissime specie arboree, arbustive, bulbose, erbacee, perenni e annuali.

Villa Grabau

Villa Grabau, a San. Pancrazio (LU): costruita nei primi del Quattrocento sui resti di un edificio, dal giardino in gran parte ristrutturato nell’Ottocento, con  due grandi aiuole ovali, ornate da vasi di limoni, un’alta siepe curvilinea di lecci e statue, serra e limonaia, teatro di verzura.

Villa Massei

Villa Massei, a Massa Macinaia (LU): edificio del 1600, esempio di quelle residenze di campagna, legate alla produzione agricola e ben curate dal punto di vista architettonico, che si diffuseronelle colline intorno a Lucca, modificandone notevolmente il paesaggio. Il giardino, a terrazze, è stato ristrutturato nel 1982 e ospita una collezione di rose antiche.

Villa Mansi

Villa Mansi, a Segromigno in Monte, Capannori (LU): edificio di origine cinquecentesca, con giardino settecentesco creato dall’architetto Filippo Juvara, che realizzò vari  giochi d’acqua, di cui oggi unica testimonianza una grande vasca asimmetrica. Ristrutturato nell’Ottocento, seguendo il gusto romantico del parco naturale, conserva dell’impianto seicentescoalcuni esemplari di querce e tassi, alcuni tratti di siepi di alloro e bosso e un camelieto (Camelia japonica).

Villa Oliva Buonvisi

Villa Oliva Buonvisi, a San Pancrazio (LU): situata alle pendici dell’altopiano delle Pizzorne, risalie ai primi del Quattrocento. Il giardino, di 5 ettari, si snoda in varie pendenze, con terrazzamenti, un belvedere coperto da tassi potati ad arco, statue in pietra e terracotta.

Villa Torrigiani

Villa Torrigiani, a Camigliano Santa Gemma, Capannori (Lu): edificio cinquecentesco, con un un bel giardino, risultato di trasformazioni avvenute nell’800 secolo precedente impianto seicentesco, che ne ha conserato i rapporti di simmetria e il giardino alla francese, con l’aggiunta di grandi prati, circondati da alberi d’alto fusto, mentre le fasce laterali rimasero inalterate. Parco in parte lasciato  a selvatico con all’interno una peschiera ottagonale, e in parte ricreato conun disegno regolare con gallerie, statue, fontane.

Borgo delle Camelie

Camelietum Compitense, Coltivazione della Camelia da Té e Borgo delle Camelie: Pieve e S. Andrea di Compito (LU) costituiscono, culturalmente, il Borgo delle Camelie, un percorso che durante i fine settimana della mostra Antiche Camelie della Lucchesia offre scorci e passeggiate fra i vicoli e le case antiche, orticelli e piccoli giardini, dai quali spuntano antiche piante di camelie. A Pieve di Compito potete visitare inoltre il Cammelietum Compitense, che raccoglie più di 500 esemplari diversi di camelie,  tra cui le antiche cultivar caratteristiche dei giardini e dei parchi ottocenteschi di questa zona e della Toscana in generale, e le ville nobiliari Villa Giovannetti, Villa Orsi e Villa Di Vecchio, nei cui giardini crescono camelie secolari. A Sant’Andrea di Compito, non perdete Villa Borrini e il suo giardino, e la coltivazione di Camellia sinensis (dalle cui foglie si ricava il tè), realizzata con grande successo da Guido Cattolica.

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