La Topitta e il Giardino al Chiaro di Luna: due installazioni perfette

“La Topitta” e “Moonlight Garden”, il giardino al chiaro di luna, sono due meravigliosi giardini dimostrativi, creati dal garden designer e vivaista Leonardo Magatti per Orticolario 2017 e 2018. Meravigliosi perché, oltre a essere entrambi molto poetici, sono stati realizzati in modo mirabile, contrariamente a quanto accade di solito in Italia: non si vedeva spuntare un vaso e, da qualsiasi parte li si guardasse, erano semplicemente perfetti. Due giardini che non avrebbero sfigurato al Chelsea Flower Show di Londra!

“Moonlight Garden” interpretava il tema dell’anno scorso di Orticolario, la Luna, dando vita a un giardino in allegro -apparente – disordine. Una vasca d’acqua rettangolare e dal fondo scuro, era immersa in una pavimentazione di ghiaia e pietre, muretti e sedute sempre in pietra, di bambù, sottili equiseti e arruffate erbacee perenni a fioritura bianca o comunque chiara, tra cui rudbeckie, anemoni giapponesi e il vaporoso Aster ‘Monte Cassino’. A completarne l’incanto, la sapiente illuminazione notturna, in parte mediante candele, e la diffusione della “Sonata al chiaro di luna” di Beethoven.

“La Topitta“ ha raffigurato il tema del 2018, il Gioco, pescando nelle memorie d’infanzia del paesaggista nel ricreare la casetta costruita  quando era bambino assieme al padre, in un bosco dove solevano andare a camminare, utilizzando tutti i materiali che erano riusciti a trovare, guidati solo dalla loro fantasia. Ed eccola, “la topitta“, per anni il loro rifugio segreto: una casina tutta sghemba che faceva pensare alle fate, circondata da noccioli e da un piccolo giardino di graminacee ornamentali e spumosi fiori autunnali, tra cui gaure, aster e rudbeckie, tappezzato di corteccia e foglie secche e racchiuso da un piccolo steccato di rami di castagno. A dare il tocco finale all’effetto fiabesco, la nebulizzazione che avvolgeva la casina di nebbia profumata.

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