“Guardate questo vassoio, é largo trenta centimetri, guardatelo molto da vicino e vedrete che diventera’ così grande, come un parco pieno di cespugli, di felci, di montagnole d’erba. Dietro la grande roccia forse si nasconde un piccolo lupo timido”. Bruno Munari (1907-1998)
All’Orticola 2016 ha spopolato: la collezione di muschi, disposti in piccoli vasi di terracotta, di Mario Mariani, vivaio Central Park, e’ infatti irresistibile. Ciascun cuscinetto di velluto verde incanta con la minuzia dei suoi particolari, ma basta osservarlo un po’ più a lungo per ritrovarsi, come insegnava Bruno Munari, in una foresta misteriosa, in una brughiera battuta dai venti, in un paesaggio primordiale.
E, in effetti, i muschi sono piante molto, molto antiche: collocati dai botanici, assieme a piante affini (epatiche e antocerote), dopo le alghe e prima delle felci, non possiedono tessuti vascolari per il trasporto di acqua e sali minerali, e quindi sono privi di foglie, fusti e radici verdi e propri. Le radici sono filamenti, detti rizoidi, che hanno funzioni di ancoraggio ma non di assorbimento, e infatti l’umidità viene assorbita dall’aria. Per questo motivo i muschi richiedono climi molto umidi, anche se sono in grado di sopportare lunghi periodi di aridità, disidratandosi, pronti a gonfiarsi d’acqua e riprendere fotosintesi e crescita alla prima pioggia.
Assolutamente vietato raccoglierli in natura, ma potete diffonderli in qualche angolo ombroso del giardino, rocce porose, scalinate, statue e arredi in pietra, partendo dai muschi di Mario, come pure dalle zolle che si trovano dai fruttivendoli a Natale, appartenenti a una specie fra le più facili da coltivare.
Di muschi esistono oltre 10mila specie, di cui un migliaio presenti in Italia, assai difficili da distinguere. Ma vale la pena provarci: la prossima volta che andate a passeggiare in un bosco, munitevi di una lente di ingrandimento e di un buon manuale di riconoscimento, come Flora dei muschi in Italia, di Carmela Cortini Pedrotti, Antonio Delfino Editore.
Come coltivarli. Prendete una zolla di muschio (acquistata o prelevata in giardino), dividetela in più porzioni, frullatele con acqua, latte, yoghurt e birra, quindi distribuite la pappetta ottenuta sul terreno, tenendo fermi i pezzettini con sassi o forcine, oppure spennellatela su panche, statue, mattoni, rocce porose.
Contatto: http://www.central-park.it/
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