Tra le piante che amo di piu’ ci sono le ortensie, che mi riportano il ricordo di giornate serene in un giardino sul lago, di un viaggio in Cornovaglia da ragazzina, dell’incanto delle Isole Azzorre, dove questi arbusti facili e generosi crescono in siepi azzurre (il terreno, vulcanico, e’ ricco di ferro) a separare i pascoli verdissimi. Di ortensie, fra specie e varieta’, ve ne sono ormai anche in Italia talmente tante da accontentare il collezionista piu’ tenace, e non voglio certo raccontarvele in questo blog. Mi limito a dirvi in breve:
1-Le ortensie, soprattutto Hydrangea macrophylla, crescono bene in vaso, purche’ adeguatamente profondo, anche per conservare il terriccio fresco.
2-Con l’avanzare del caldo, i loro fiori acquistano tinte fan, particolarmente accattivanti, secondo me, nelle varieta’ rosa. In ogni caso, diventano meravigliose!
3-Le macrophylla stanno bene all’ombra e nei giardini freschi e umidi; al sole, funzionano bene H. quercifolia, H. arborescens e H. paniculata, che anzi lo richiede per qualche ora; si sono inoltre fra le meno esigenti in fatto di terreno, adattandosi anche a suoli piu’ asciutti e, nel caso delle quercifolia, leggermente calcarei, ma al sole i loro fiori, prima verde acido e poi bianchi ritornano verdi in fretta.
4-Le H. arborescens, dai fiori leggeri e molto aggraziati, entrano in vegetazione piu’ tardi, scampando a eventuali gelate tardive, e iniziando a fiorire piu’ avanti. Come le H. paniculata, inoltre, fioriscono sui rami dell’anno, per cui la loro potatura e’ piu’ facile.
5-Con le infiorescenze delle ortensie, ancor piu’ se miste, si realizzano bouquet campestri davvero belli, come quello che vedete nella foto, regalo di Fabio Giardiniere, raffinato curatore di terrazzi e giardini, e caro amico.
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