A chi volesse provare l’emozione di ammirare il nostro Bel Paese dall’alto, consiglio di cuore un volo in mongolfiera. L’ho provato pochi giorni fa, con Mongolfiere Milano, a Siena (ma partono anche da Lucca e da San Colombano, in Lombardia). Il volo dura un’oretta o poco piu’, ma dal momento dell’incontro alla fine, mettete in conto quattro ore. In‚ estate, per una questione di termiche, si vola al mattino presto o al pomeriggio tardi, in inverno, invece, in tarda mattina e primo pomeriggio.
Per me la sveglia e’ suonata prestissimo: il ritrovo, in un grande campo alle porte della citta’, e’ stato alle 5.30 del mattino, ma vi assicuro che ne e’ valsa davvero la pena. Quando infine la mongolfiera e’ stata gonfiata, siamo saliti nel cesto e ci siamo alzati in volo, siamo entrati in un’altra dimensione: l’aria, il dolce ondeggiare, il silenzio. Davanti ai nostri occhi si e’ aperto il panorama dolcissimo della Val d’Orcia: i campanili e le mura di Siena, i colli e le valli, a tratti immerse nella nebbiolina del primo mattino, i vigneti, gli ordinati uliveti, i campi di girasole, le vecchie cascine ristrutturate, le pievi, gli orti, una piccola lepre timida in corsa fra gli ulivi…Man man che il sole saliva a inondare di luce questo meraviglioso paesaggio, abbiamo raggiunto il Bosco dei Lecci, sulla Montagnola Senese, Sito di Interesse Comunitario (SIC), rivestito da una folta foresta di lecci (Quercus ilex), in cui vive ancora un’antica razza suina, la Cinta Senese, nutrendosi di ghiande. Siamo poi atterrati nei pressi di Pian del Lago, dove inizia il canale sotterraneo del Granduca, realizzato nel Settecento per prosciugare un grande lago, Pian del Lago appunto, le cui acque, estendendosi e ritirandosi con le stagioni, facevano imputridire sostanze organiche, erbe e insetti, rendendo insalubri i dintorni.
Al nostro rientro alla base, una gradevole sorpresa: una bella merenda campestre, mentre la mongolfiera veniva sgonfiata e ripiegata.
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