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Le Ombrellifere dei prati mi sono sempre piaciute cosi’ selvatiche e al tempo stesso costruite con minuzia da Madre Natura, ma da ultimo me ne sono proprio innamorata: Angelica archangelica, finocchio selvatico, ferula, Angelica sylvestris e tante altre.
Il nome comune di questa grande famiglia di piante dicotiledoni, che conta tremila specie suddivise in 420 generi, presenti intutte le zone temperate, deriva dall’aspetto delle loro infiorescenze: a ombrella semplice e composta. Ombrellifere, Umbelliferae in latino, e’ pero’ oggi stato sostituito con Apiaceae.
Tra le Ombrellifere coltivate a uso alimentare, una mi piace in modo particolare: e’ l’aneto (Anetum graveolens), utilzzato in cucina, distilleria e medicina per i suoi semi aromatici. Ma guardelo bene: e’ talmente bello, che merita di essere utilizzaanche solo a scopo ornamentale. La foto l’ho scattato negli Orti Fioriti di CityLife, a Milano, creati in collaborazione con Orticola di Lombardia.
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