Innumerevoli piccoli punti e sfilati conducono nel mondo incantato del Museo del Ricamo di Pistoia, situato a pianterreno dello splendido Palazzo Rospigliosi, nel centro storico di Pistoia: forme geometriche, volute, numeri, topolini e uccelli, libellule, farfalle, coleotteri e altri insetti, frutti, ma soprattutto fiori – garofani, primule, campanule, mughetti, rose e roselline, margherite, giunchiglie, fiordalisi, tulipani e tanti altri, da perderci la testa –, realizzati dal XVII al XX secolo. L’arte del ricamo si sviluppò infatti nel Pistoiese dal 1600 e venne tramandata nel corso dei secoli dalle monache dei monasteri di clausura, dai collegi femminili e in seguito da vere e proprie scuole-laboratorio di ricamo.
Nella prima sala è esposta la biancheria per la casa e il corredo personale (i cosiddetti ricamni in bianco), tra i quali spicca il prezioso abito in stile Impero appartenuto alla famiglia Sozzifanti, probabilmente comprato per la giovane sposa Alessandra Rospigliosi. Nella seconda sala, si ammirano alcuni preziosi arredi e abiti ecclesiastici.
Oltre alle fotografie che ho scattato, inserisco un video che ho trovato su Youtube.
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