Cipolla marina: gli errori da non fare

Cresce, allo stato selvatico, lungo le coste sabbiose del Mediterraneo, e la sua fioritura, spettacolare, segna la fine dell’estate. Si perche’ le lunghe, grosse spighe, formate da innumerevoli piccoli fiori bianchi simili a stelline, della “cipolla marina” iniziano a spuntare dai grossi bulbi dopo i primi temporali di fine agosto, quando l’aria rinfresca, per poi sbocciare in genere in settembre. Ma tre anni fa, complice un’estate molto piovosa perfino in Sardegna, mi capito’ di vederla gia’ a meta’ agosto, lungo le spiagge della Maddalena, le stesse che negli anni precedenti avevano tenuto segreto lo spettacolo della loro fioritura. A causa dell’andamento climatico particolare quell’anno, si erano trasformate in distese di pinnacoli bianchi, alti, regali, bellissimi. Dette cipolle delle spiagge o cipolle marine e appartenenti alla famiglia delle Liliacee, queste spettacolari bulbose oggi si chiamano Urginea maritima, ma in passato Scilla maritima, Drimia maritima e in altri modi ancora, ancora spesso utilizzati.
Comunque, quando l’anno dopo, durante la mostra mercato EvergreenForte le ho viste in vendita, non ho resistito e, fidandomi del vivaista che garantiva il successo anche in vaso, ne ho acquistato un grosso bulbo. Messo in vaso, e’ partito entusiasta, producendo le prime foglie e un inizio di gambo. Poi piu’ nulla, immobile per tutto l’inverno e la primavera, quando di nuovo ha dato cenni di attivita’. Tutta speranzosa, l’ho accudito con cura, bagnandolo ben bene per incoraggiarlo. E di nuovo, il testone, si e’ fermato. Poi ho scoperto il mio errore: E’ una bulbosa che trascorre l’estate in dormienza, per sopravvivere al caldo, e solo quando questo diminuisce e arrivano le prime piogge, comincia a fiorire. Quindi, la sto lasciando all’asciutto, fino a fine agosto: vediamo cosa accadra’. Come al solito, per avere successo con le piante, bisogna conoscerne il ciclo vitale e seguirlo.

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