Le utili coccinelle

Graziosissime e portafortuna, le coccinelle sono alleate preziose per chi ha deciso non utilizzare pesticidi in giardino e nell’orto. Da adulte e come forme giovanili, si nutrono infatti soprattutto di afidi e cocciniglie, ma anche di altri fitofagi, come Tisanotteri, Coleotteri Crismomelidi, Leipidotteri, Ortotteri e acari.Sono talmente voraci, che il famoso entomologo Giorgio Celli le defini’ “leoni del giardino”: E’ stato infatti calcolato che un adulto della specie piu’ comune, Coccinella septempunctata (perche’ ha sette puntini sul dorso), puo’ arrivare a papparsi anche 100 afidi al giorno, allo stadio larvale 150!

Per questo motivo sono tra i piu’ importanti predatori utilizzati nella lotta biologia: il primo esperimento su larga scala in questo senso, pensate, fu effettuato in California nel 1888, e con successo, per debellare la terribile cocciniglia degli agrumi (Icerya purchasi), salvando l’agrumicoltura californiana.

Appartenenti alla famiglia delle Coccinellidae e all’ordine dei Coleotteori, le coccinelle contano circa 6.000 specie descritte, diffuse in tutto il mondo, che si distinguono innanzitutto per i colori della loro livrea e il numero e forma dei puntini o delle macchioline.

Dopo la schiusa delle uova, questi piccoli insetti attraversano 4 fasi larvali e una di pupa (che osservate da vicino appaiono veramente spaventose: minuscoli coccodrilli preistorici), per poi diventare adulti. I cacciatori piu’ voraci sono sono gli adulti e le larve di 4a eta’. Non tutte le specie, in realta’, sono entomofaghe, cioe’ si nutrono di insetti e sono dunque utile: un piccolo gruppo si ciba di tessuti vegetali, miceli fungini, liquidi zuccherini, frutti e polline, ma altre possono fare altrettanto in caso di condizioni avverse.

Per favorirne la presenza, evitate ovviamente pesticidi e coltivate i loro fiori, erbe e ortaggi preferiti, fra cui tarassaco, calendula, Potentilla erecta, fiordaliso, pelargoni, mente, aglio, broccoli, rafano, aneto. Per fare prima, potete acquistarle in apposite scatoline, per esempioa dalla Bioplanet di Cesena e dalla Eugea di Bologna, specializzate nella produzione di insetti ed acari utili per la difesa biologica delle colture (eh si’, non ci sono sole le coccinelle, ma anche le crisope, i Sirfidi e altri ancora, per non parlare di api, bombi, farfalle e altri indispensabili impollinatori).

Infine, si puo’ anche fare dell’allevamento di coccinelle un’attivita’ redditizia, come potete scoprire nel sito allegato.

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