Chi andra’ al mare, questa estate, lo incontrera’ facilmente: il giglio marino cresce infatti sulle dune sabbiose costiere del Mediterraneo, oltre che dell’Africa settentrionale e dell’Asia, e fiorisce proprio in questo periodo. Dalle foglie nastriformi, decidue, verde glauco, che avvolgono la base dello stelo, spuntano infiorescenze a ombrello, alte 30-40 centimetri, composte da fiori simili a gigli, bianchissimi e profumati. Le specie piu’ comuni sono Pancratium maritimum, o giglio marino, e Pancratium illyricum, o giglio stella, che porta un numero di fiori doppio rispetto al primo.
Vi piacerebbe coltivarli? NON strappateli! Cercateli invece presso i vivai specializzati in bulbose (eh si’, nascono da bulbi) e metteteli a dimora in autunno, a 6-8 centimetri di profondita’. Sappiate pero’ che, per quanto resistenti a condizioni tanto difficili (terreno infuocato, aridita’) e molto sani, non sono facili da coltivare: se accettate la sfida, dovete dare loro condizioni simili: caldo, sole e terriccio sabbioso o comunque molto drenante. vedi anche: I Fiori profumati e Le bulbose, di Margherita Lombardi e Cristiana Serra Zanetti, Salani Editore.
2 Commenti
R
28 Settembre 2020 11:45Pancratium maritimum non maritum!!
Margherita Lombardi
28 Settembre 2020 11:57Grazie, si è trattato di un errore dovuto ovviamente alla fretta. La ringrazio della segnalazione.
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