Il melianto maggiore

Melianthus major e’ un piccolo arbusto sempreverde pollonifero, dalla forte presenza architettonica: chiamato melianto maggiore, e’ alto e largo 1,70-2 metri, ha grandi foglie composte molto decorative, verde glauco, che da erette si fanno poi ricadenti. E, sapete? Profumano intensamente di noce, caratteristica che potrebbe non piacere a tutti. Fiorisce da fine primavera all’autunno, formando grappoli di fiori bianchi, tubolari, rossatri, molto apprezzati da uccelli, farfalle e altri insetti impollinatori, attirati dal nettare, cui seguono belle infruttescenze. A porposito del nettare: occhio, perche’ puo’ macchiarvi i vestiti.

Appartenente alla famgilia delle Melianthaceae, e’ originario del Sudafrica: come potete immaginare, tanto rustico non e’: quanto meno, sopporta gelate, ma brevi, fino a -10°C e non oltre. In compenso, cresce senza chiedere molto, purche’ lo si pianti in terreni ben drenati, al sole o in ombra leggera. Va poco concimato e poco bagnato (solo quando il terriccio e’ asciutto); si consiglia inoltre, a fine inverno, potarlo fino a terra, per indurlo a produrre nuovi getti e conservarsi compatti, anche se a discapito della fioritura, che sara’ minore. Io farei cosi’: lo poterei in questo modo un anno si’ e uno no, o forse anche ogni due.

Dove acquistarlo? Per esempio dal Il Peccato Vegetale, sempre ricco di nuove proposte.

A chi accostarlo? A graminacee ornamentali come Miscanthus sinensis ‘Morning Light’, dalie a fiore rosso come Dahlia ‘Arabian Night’ e Dahlia ‘Grenadier’, bulbose comeTulipa acuminata, Sedum  a foglia rossa come ‘Purple Emperor’ . In alternativa, puntate sull’effetto giungla, con Farfugium japonicum, banani, Fatsia japonica ed altre piante alle foglie grandi e lussureggianti.

A proposito della sua rusticita’, ho letto che 50 anni fa la Royal Horticultural Society lo abbia consigliato soltanto per le zone piu’ calde dell’Europa, 25 anni fa ha cominciato invece a suggerirlo per le coste meridionali dell’Inghilterra, mitigate dalla corrente del Golfo. Ebbene oggi, a seguito dei cambiamenti climatici, comincia ad apparire in sempre piu’ giardini anche inglesi; in Australia, nel frattempo, e’ diventato un infestante, alla stregue da noi del terribile ailanto.

 

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