Anemoni d’autunno

Dopo questa carrellata di immagini, ditemi: ma quanto son belli, leggeri e poetici gli anemoni autunnali? Li ho fotografati incantata durante Orticolario, e sono solo una parte della ventina di varieta’ e ibridi, per oltre duemila piante, in fiore nel parco di Villa Erba, a Cernobbio, sul Lago di Como, tutti forniti da Pier Luigi Priola che li colleziona da tempo.

Le notizie che vi riporto sono tratte da un articolo molto esaustivo sull’argomento, scritto da Maria Cristina Zaza, per Gardenia di ottobre 2016, n 390, per l’occasione.

Definiti “anemoni giapponesi”, anche se in realta’ provengono per lo piu’ dalla Cina, fioriscono da fine luglio a tutto ottobre, formando nuvole lievi e arruffate di fiori da semplici a doppi, da bianchi a rosa, con foglie molto aggraziate, disposte sia alla base sia lungo gli steli ballerini. Le numerose cultivar esistenti sono state ottenute, a aprtire dalla meta’ dell’Ottocento, da selezioni e incroci di Anemone hupenesis, originario della Cina centro-meridionale, da A. hupenesis japonica, importato secoli fa dalla Cina al Giappone, dove si e’ poi naturalizzato, e da A. x hybrida, ottenuto dall’incrocio fra A. hupehensis e la specie himalayana A. tomentosa.

Tra quelle che mi piacciono di piu’, tra cui la classica ‘Honorine Jobert’, bianco puro, c’e’ ‘Dreaming Swan’: petali bianchi all’interno e viola chiaro all’esterno, bellissima!.

Le loro altezze sono molto variabili: da 30-50 centimetri delle nuove selezioni compatte (come il delizioso ‘Elfin Swan’) ai 120-130 centimentri di A.h. ‘September Charm’, i cui steli sembrano danzare nell’aria. Ma attenzione a non piantarli troppo fitti (bastano 5-6 piante al metro quadrato), non bagnarli e concimarli troppo, perche’ si allungherebbero oltre misura, indebolendosi. Meglio inoltre fornire di tutori, come rametti di salice o betulla, le varieta’ piu’ alte con fiori grandi e doppi.

Facilissimi da coltivare, sani e adattabili anche ai terreni argillosi, si accompagnano a meraviglia con innumerevoli piante: rose, graminacee ornamentali, perenni come rubeckie, aster ed echinacee, arbusti tardivi come Lespedeza thunbergii e ortensie o dal fogliame porporino, come Berberis thunbergii atropurpurea e Cotinus coggygria.

I fiori inoltre adatti ad essere recisi e collocati in vaso, anche singolarmente, come ha fatto Silvia Ghirelli per l’allestimento di All’Origine ( https://italianbotanicaltrips.com/2016/10/11/anemoni-e-baby-q…orticolario-2016/)

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Qualche breve di coltivazione: amano i climi freschi e resistono fino a-20 °C. Piantateli al sole al Nord, ma in mezz’ombra nel Centro-Sud, dove andranno bagnati un po’ di più. Preferiscono i terreni ricchi di humus, ben drenati, a pH neutro o acido, ma si adattano, anche a terreni diversi, compresi quelli argillosi.  Concimateli in febbraio, con concime organico. In marzo riprendono a vegetare. In primavera e autunno bagnateli con moderazione, ma in estate abbiate cura di conservare il terreno sempre fresco. Da metà novembre eliminate man mano le foglie che seccano. In inverno sospendete per un poco le annaffiature. Ongi 3-5 anni, in febbraio-marzo, divideteli per ringiovanire le piante e moltiplicarli.

E in vaso? Le varietà medio piccole richiedono 25-30 centimetro di diametro, le più alte 50 centimetri.

 

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