A volte, quando non si sa bene cosa piantare, e’ preferibile cominciare dalle piante affidabili e di buon carattere, anche se non si tratta di novita’ orticole e rarita’. In alcuni situazioni, pero’, sono una garanzia, oltre a essere in genere bellissime, anche se magari non le “vediamo”.
Nandina domestica, per esempio, e’ sempre una buona idea, in giardino e anche in vaso: rustica, robusta, frugale, sempreverde (salvo che nei climi piu’ rigidi), e’ bella tutto l’anno e con un qualcosa del bambu’, nei fusti sottili e nel portamento aggraziato, che la rende incantevole in molti contesti: pensate a un cortile di citta’, a un angolo un po’ scuro di un giardino di campagna, dove occorre uno schermo veloce ed efficace. Il fogliame e’ leggero, e frusciante, verde chiaro in primavera, verde scuro in estate, sfumato di rosso-porpora in autunno-inverno; i piccoli fiori bianchi, sbocciano in pannocchie in primavera, seguiti da bacche scarlatte, che maturano ad agosto e restano sulla pianta tutto l’inverno, rendendola particolarmente gradita nel periodo natalizio.
Nei climi con estate calda resiste a temperature invernali fino a -25°C. Appartenente alla famiglia delle Berberidaceae e proveniente da Cina e Giappone, preferisce i terreni fertili e umidi, ma ben drenati, al sole o in ombra leggera, ma tiene botta anche in condizioni peggiori, come le aiuole pubbliche. Tenete conto che forma un bel cespuglione, alto fino a 2 metri e largo 1,50, e anche in vaso cresce in fretta e con parecchia esuberanza. A fine inverno eliminate le infruttescenze, ormai secche, in questo modo la conserverete ordinata e folta. Non tagliuzzatela per contenerla, ne sciupereste il portamento, secondo me: piuttosto, scegliete una varieta’ nana, come ‘Fire Power’ (45×60 centimetri) o ‘Harbor Dwarf’ (100×120 centimetri).
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