Gemme, foglioline, primi fiori e fiori no-stop

Il mio piccolo giardino sospeso sente l’arrivo della primavera: spuntano le nuove foglioline del caprifoglio, della clematide (che devo ancora ripulire dal secco!), dell’ortensia ‘Magic’, dono di Rita Paoli (Le Rose di Firenze), e quelle grassottelle dei Sedum di Pier Luigi Priola. Fanno capolino, fra le foglie arrotondate, le prime mammole (Viola odorata), ancora piccine ma già profumate, i narcisi allungano i primi boccioli e i tulipani variegati le foglie tricolori. È mentre il rosmarino si riempie di fiori, sui quali volano felici le piccole api, fiorisce l’euforbia e iniziano a gonfiarsi le gemme dell’Abutilon vitifolium che mi ha regalato Francesca Moscatelli (Donna di Piante), le minuscole gemme rosse della rosa ‘Jaques Cartier’  (Le Rose di Firenze), quelle allungate e pubescenti di Hydrangea quercifolia ‘Limelight’, dono di Cinzia Fessia (Floricoltura Fessia) che già mostrano, in versione micro, le prime foglie lobate, dal vago aspetto extraterrestre. E sono spuntate, qua e là nei vasi, piantine di finocchio selvatico sparpagliate dalla pianta madre.

Ma nel frattempo, non hanno mai, dico mai, smesso di fiorire (salvo proprio durante i giorni più caldi di luglio e agosto) i miei mitici tagete (Tagetes erecta): acquistati anni fa da Jshandhoor, non solo ma se ne fanno un baffo di caldo e freddo (beh, quest’anno poco) e vanno avanti imperterriti a sbocciare. Si èfermata invece giusto in agosto la deliziosa Lavandula x christiana, di Angelo Paolo Ratto, l’unica pianta di lavanda, fra tutti i miei tentativi, che è riuscita sopravvivere per anni. Perennamente in fiore anche una sconosciuta Asteracea selvatica dai capolini gialli e dalle foglie verde porpora, molto lobate, spuntata da sè in un vaso la scorsa sprimavera: l’ho accolta volentieri, perché è davvero graziosa, ma chi mi aiuta a riconoscerla?

Ciascuna gemma, ciascun fiore, ogni foglia e germoglio è per me un piccolo regalo, che mi fermo a osservare da vicino, ammirando la preziosità dei dettagli, la freschezza e la promessa di primavera che ognuno porta con sé. Sono impaziente di vedere i tulipani, piantati in miscuglio.

Nicchia invece la povera Passiflora caerulea e mi sono accorta con dispiacere di aver perduto la palmetta (Chamaerops humilis) nata spontanea in una cassetta anni fa: si vede che, a seguito delle recenti polemiche su palme e banani, ha deciso di sparire, quasi avesse letto nel mio pensiero ciò che penso a riguardo…

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