Piccoli fiori da sottobosco, dietro l’aria angelica delle loro corolle piccine e perfette, le pervinche sono piante robuste e tenaci, che si diffidono rapidamente grazie ai lunghi stoloni, ricoprendo il terreno con il fogliame minuto, verde lucido, persistente.
Meglio evitare, salvo alcune situazioni di reale bisogno, la pervinca maggiore (Vinca major), che può diventare una vera peste, e affidarsi invece alla pervinca minore (Vinca minor), dal vigore assai più contenuto, tanto che è utile anche da lasciar ricadere dai vasi, per coprirli un po’.
Spontanea in Italia, Vinca minor cresce nei boschi luminosi, lungo le siepi e negli incolti fino a 1.200 metri di altitudine. Fiorisce in marzo-aprile. Appartenente alla famiglia delle Apocynaceae, ne presenta le tipiche corolle: imbutiforme, con cinque lobi, dalla disposizione leggermente spiralata. Le foglie sono opposte, intere, di forma ovato-lanceolata appuntita.
Il Peccato Vegetale ne ha una piccola collezione, tra cui Vinca minor ‘Marie’, dai fiori azzurro violetto luminoso; ‘Gertrude Jeckyll’, elegantissima in bianco; ‘Atropurpurea’, a fiore porpora-viola; e ‘llumination’ che ha corolle blu e foglie variegate di giallo.
Dove usarle? In un angolo del giardino fresco e ombroso o comunque dove ricevano il sole diretto solo del mattino e della sera; come tappezzante ai piedi alberi o arbusti a foglia caduca; nei vasi non esposti al sole diretto del mezzogiorno. Bagnatele nei periodi asciutti, evitando però l’acqua calcarea, e, se potete, in autunno distributele sopra del terriccio o terriccio di foglie: vi ringrazieranno con una fioritura ricchissima.
1 Commento
cristina
3 Aprile 2017 15:18meravigliose anche se un pochino invadenti.
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