Rosa e blu: Chionodoxa ‘Pink Giant’ e Chionodoxa sardensis

Graziose bulbose primaverili, le chionodoxe sono entrate nei giardini soltanto dopo la metà dell’Ottocento. Orginarie della montagne boscose di Turchia, Creta e Cipro, alte al massimo una spanna, fioriscono da febbraio a marzo, con corolle piccine, stellate, azzurri, blu, bianchi orosa, riunite in racemi morbidi, che spuntano da un ciuffo di foglie lanceolate, morbide.

Chionodoxa forbesii ‘Pink Giant’

Ve ne segnalo una in particolare, del vivaio Raziel che piacerà a chi ama il rosa: Chionodoxa forbesii ‘Pink Giant’, una cultivar della specie, di origini turche, dalla fioritura particolarmente vistosa, color confetto pallido.

Chionodoxa sardensis

A chi invece preferisce i fiori blu, consiglio Chionodoxa sardensis, una specie originaria della Turchia, a dispetto del nome, che produce fiori azzurro-violetta, con centro bianchi, leggermente penduli.

Come si coltivano. Le chionodoxe sono molto rustiche, di poche esigenze e si naturalizzano facilmente anche perché si disseminano da sé (almeno le specie). Si mettono in dimora in autunno. Vanno in riposo dopo la fioritura, in maggio, fino a fine ottobre, quando emettono di nuovo le foglie: in questo periodo non vanno bagnate.

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