Viene dal Sudamerica, importata dodici anni fa dal vivaio catanese Piante Faro, dove ora ricopre una lunga recinzione, ammantandola di foglie rigogliose e trombette viola con gola arancio: è Bignonia magnifica ‘Mrs Rivers’, rampicante legnoso sempreverde adatto ai climi miti, nei quali fiorisce da giugno a settembre-ottobre.
La specie è originaria in particolare delle radure e delle foreste umide di Colombia, Ecuador, Panama e Venezuela, dove cresce fino a circa 1000 m di altitudine.
I fiori, di un viola particolare che nel tempo sfuma nel rosa chiaro, sono riuniti in infiorescenze rade, che in qualche modo mi ricordano le fresie, forse per l’aspetto dei boccioli. Si arrampica, ricoprendo in fretta superfici anche di dieci metri quadrati, ancorandosi ai supporti grazie ai lunghi cirri.
Come si coltiva. Ideale per ricoprire velocemente recinzioni, spalliere e pergole, come tutte le bignonie ‘Mrs Rivers’ richiede spazio e un buon terreno fertile, abbastanza pesante, da leggermente acido a leggermente alcalinio, in pieno sole o appena ombreggiato.
Se non piove, va ben bagnata, ma sempre lasciando asciugare il terreno prima di innaffiare di nuovo. Una concimazione all’anno l’aiuterà a fiorire al meglio. Purtroppo, è delicata e dunque riservata ai climi caldi o miti, a meno di coltivarla in vaso, purché di adeguate dimensioni, e stando attenti a drenaggio e annaffiature.
Orgine del nome. Il genere Bignonia prende il nome da Jean Paul Bignon, Accademico di Francia vissuto fra il 1662 e 1743. La specie, magnifica, dall’aggettivo latino magnificus, in riferimento al suo rigoglio e alla sua esuberante fioritura.
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