Andar per vivai: lungo la costa da Sorrento a Ischia (Campania/2)

This post is also available in: Inglese

Tra le zone d’Italia da secoli più note e amate in tutto mondo, la Campania costiera merita senz’altro un posto d’onore, per la sua bellezza naturalistica e paesaggistica, gli antichi borghi, gli insediamenti turistici e i numerosi prodotti gastronomici, come il celebre limoncello e la mozzarella di bufala. È suddivisa in due parti: la Costiera Amalfitana e la Costiera Sorrentina.

La Costiera Amalfitana, affacciata sul Golfo di Salerno, prende inzio a ovest da Positano e a est da Vietri sul Mare. Considerata patrimonio dell’umanità dall’Unesco, venne così descritta da Boccaccio (Decameron – I giornata, IV novella): «(…) Credesi che la marina da Reggio a Gaeta sia quasi la più dilettevole parte d’Italia; nella quale assai presso a Salerno e una costa sopra ‘l mare riguardante, la quale gli abitanti chiamano la costa d’Amalfi, piena di picciole città, di giardini e di fontane, e d’uomini ricchi e procaccianti in atto di mercantia sì come alcuni altri (…)».

La Costiera Sorrentina, affacciata sul Golfo di Napoli, è compresa a est da Sant’Agata sui Due Golfi e a nord-ovest da Castellamare di Stabia.

Ma la Campania, e quella costiere in particolare, è anche terra di grandi giardini e dalla lunga tradizione botanica, con una particolare passione per le rose, le camelie e gli agrumi. Lungo le due costiere pertanto, si trovano  molti vivai interessanti, tra cui i sei scelti per questo itinerario: partendo da Salerno, storica cittadina che nel Medievo fu sede della Scuola Medica Salernitana, e oggi, durante il periodo natalizio, s’accende di mille luminarie per il Festival delle Luci, salirete lungo la costa in direzione  Napoli, per poi approdare sull’Isola d’Ischia. Vi consigliamo perciò di prendervi più giorni, per visitarli con tutta calma, fermandovi anche nei giardini, nelle oasi naturalistiche, sulle spiagge e terme che incontrerete.

I vivai

Nella mappa sono indicati i vivai dell’itinerario proposto. Per ogni vivaio, inseriamo le distanze dagli altri, in modo da facilitarvi la scelta di quali visitare e in quale ordine.

 

Avagliano Piante, nei pressi di Salerno: fondati nel 1995 da Salvatore e Roberto Avagliano, sono specializzati in siepi e piante in forma, cespugli tra cui Laurus nobilis, Viburnum tinus, Arbutus unedo, pitosfori e  alberature ad alto fusto, adatti al clima mediterraneo di Salerno. Distanze da altri vivai: km 57 da La Ginestra – km 63 da Vivaio Ruoppo – km da 76 Le Rose di Partenope –  km 110 da Vivaio Strina.

 

Vivaio La Ginestra, a Piano di Sorrento (NA): situata lungo la strada che da Piano di Sorrento porta a Positano, con un panorama mozzafiato,  è nato 20 anni fa dalla passione di Maria Rosaria e Giovanni per le piante della macchia mediterranea, e in particolare per le specie spontanee locali: erigeron, trachelium, sedum, campanule, rosmarino, elicriso, santoline, convolvoli…Da alcuni anni coltivano anche ortensie, fra cui una vecchia varietà da sempre presente negli agrumeti sorrentini, Hydrangea macrophylla ‘Otaksa’, salvie e pelargoni odorosi, e molti arbusti, alberi e rampicanti subtropicalie tropicali, adatti ai nostri climi mediterranei. Distanze da altri vivai: km 7 da Vivaio Ruoppo – km 69 da Vivaio Avagliano – km 66,5 da Le Rose di Partenope – km 100 da Vivaio Strina.

 

Vivaio Ruoppo, a Sorrento (NA): è “il” vivaio e “il” fiorista per eccellenza di questa celebre cittadina a picco sul mare. Aperto da Francesco Ruoppo, è oggi condotto dal bisnipote Claudio e offre piante ornametnali da fiore, da inerno, da balcone, agrumi, fiori recisi, terricci e vasi, in una cornice suggestiva. Distanze da altri vivai: km 64 da Le Rose di Partenope – km 63 da Vivaio Avagliano – km 7 da La Ginestra – km 64 da Le Rose di Posillipo – km 98 da Vivaio Strina.

 

Le Rose di Partenope, a Napoli: giovane vivaio aperto da Francesco Guercio appassionato da sempre di flora e di botanica sulla scia della tradizione partenopea delle rose, ma con gusto diverso ed innovativo.Vi troverete moltisisme rose, numerose piant da fiore scelte per robustezza e facilità di coltivazione, e piante insolite che richiedano poche cure, seguiti con attenzione dal giovane titolare. Distanze da altri vivai: km 65,5 da La Ginestra – km 64 da Vivaio Ruoppo – km 41 da Vivaio Strina.

 

Ibischi del Vivaio strina

Vivaio Strina, a Barano d’Ischia (NA): vale la pena, se avete tempo, di prendere l’aliscafo o il traghetto da Napoli e raggiungere la meravigliosa Isola d’Ischia. Qui trovete questo vivaio annidato su una collina, attorniato dal verde di una pineta, dove potete trovare un’ampia scelta di piante insolite, rare e provenienti da diverse parti del mondo, adatte a crescere all’aperto solo nei climi a inverno mite. Distanze da altri vivai: km 110 da Vivaio Avagliano – km 100 da La Ginestra – km 100 da Vivaio Ruoppo – km 41 da Le Rose di Partenope – km 41 da Le Rose di Posillipo

Una volta tornati in terraferma, potete collegarvi all’itinerario Andar per vivai: da Caserta ad Avellino (Campania 1) raggiungendo il vivaio Deserto Rosso, distnate 35 chilometri da Napoli.

 

Giardini, orti botanici e altro ancora da visitare lungo il percorso

Vi è tanto da scoprire e visitare, in questo tratto della Campania, fra parchi, oasi e riserve naturalistiche, giardini, orti botanici, spiagge, acque, coste meravigliose. Ve ne presentiamo intanto una piccola scelta, raccomandandovi di consultare il sito www.luoghi.italianbotanicaltrips.com per scoprire altre chicche paesaggistiche e non solo. Ne rimarrete stupiti.

 

Giardino della Minerva a Salerno: suggestivo orto botanico nel centro antico della città, nel Medioevo utilizzato come Giardino dei Semplici a fini didattici per gli studenti della Scuola Medica Salernitana e dunque ritenuto precursone degli orti botanici intesi nell’accezione moderna del termine.  Meravigliosi l’antica scalea e il complesso sistema di distribuzione dell’acqua, composto da canalizzazioni, vasche e fontane. Vi crescono 200 specie vegetali, anche rare, in particolare quelle usate nel Medioevo come piante medicamentose, fra cui la leggendaria mandragora.

 

Antica Tenuta il Pizzo, Piano di Sorrento (NA): storica tenuta annidata su uno sperone di roccia rivolto verso il mare, comprende un incredbile agrumento, fra i più grandi della penisola, risalente all’‘800, coltivato con metodi tradizionali,in cui crescono diversi esemplari di agrumi di ducento anni, oltre che una fascia costiera costituita da ulivi e da macchia mediterranea.

 

Giardini La Mortella, a Ischia: spettacolare giardino creato nella seconda metà del Novecento da Susana Walton, moglie del compositore inglese William, a Forio, con l’architetto paesaggista Russell Page. Vi crescono  3000 specie di piante esotiche e rare, subtropicali e mediterranee, fra  ruscelli e laghetti, fontane, piscine, corsi d’acqua, terrazzamenti e muri a secco. Tra le presenze più soprendenti, la collezione di Felci arboree, la Serra della Victoria amazonica, la Serra delle orchidee. Insomma, da non perdere!

Parco Idrotermale del Negombo, a Ischia: esempio mirabile di integrazione di paesaggio, giardino, acque termali ed arte. Voluto e realizzato, a partire dal 1947, dal duca Luigi Silvestro Camerini, poi aperto al pubblico negli anni Settanta, comprende quattordici piscine tra marine, termali e terapeutiche, inserite in un grande giardino botanico mediterraneo, progettato dal paesaggista Ermanno Cascasco per il duca Paolo Fulceri Camerini. All’interno del parco si trovano anche opere d’arte contemporanea, come l’Arco Verde di Arnaldo Pomodoro e il Fulmine Colorato di Lucia Del Pezzo. Straordinaria la vegetazione, composta da specie mediterranee ed esotiche, in particoalre sudafricane e australiane. Vale dunque la pena trascorrervi una giornata tranquilla, fra piante e acque. A fine maggio, inoltre, il parco ospita la mostra mercato di piante e fiori mediterranei “Ipomea del Negombo”.

 

Faro di Punta Imperatore, a Ischia: è il più grande dell’isola, inserito in una meravigliosa vegetazione mediterranea a picco sul mare, tra Panza e la Baia di Citara. La vista è veramente mozzafiato e spazia da Forio fino alla chiesetta del Soccorso, sulle valli e le colline che dal mare raggiungono il Monte Epomeo, sull’intero golfo di Gaeta fino alle isole Pontine.

 

Orto Botanico di Napoli: fondato con un decreto del 1807 firmato dal Re Giuseppe Bonaparte, fratello di Napoleone, si estende per 12 ettari, sui quali crescono circa 25.000 piante, raggruppate in collezioni, fra cui agrumi, alberi, mangrovie, orchidee, equiseto, mediterranee, succulente, palme, acquatiche, tuberose e bulbose, piante citate nella Bibbia, piante per non vedenti.

 

ph dal web

Parco Naturale del Cilento,Vallo di Diano e Alburni (Vallo della Lucania, SA): istituito nel 1991, è attualmente il maggiore parco nazionale italiano per estensione. Eletto patrimonio dell’umanità dell’Unesco, Riserva della biosfera e primo parco nazionale italiano a diventare Geoparco, presenta un territorio fortemente eterogeneo  con ambienti praticamente inalterati. Ricchissimo di biodiversità e sentieri.

 

 

Dove soggiornare

Locanda San Fantino, nel paese medioevale di San Giovanni a Piro, a 5 chilometri dal paese di Scario, dal bel porticciolo e lungomare, e non lontano dal meraviglioso Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, ricchissimo di biodiversità, come del resto tutto il territorio. La locanda è anche azienda agricola biologica e biodinamica, che produce olio extravergine di oliva, vini, mirto, nocino, limoncello, confetture, miele di fiori selvatici, passate e altre delizie che potrete gustare. il proprietario, Sebastiano Petrilli, vi incanterà.  e fino a giugno potete anche partecipare a corsi molto interessanti che organizza, fra cui foraging, cucina naturale eccetera.

This post is also available in: Inglese

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.