In occasione di Florealia (piccola mostra mercato a scopo benefico che si tiene due volte all’anno sul sagrato e nei chiostri della chiesa di San Marco, a Milano) ho fatto shopping per il mio povero ballatoio ancora in veste molto invernale. Ed ecco i miei acquisti:
Anemone coronaria blu-viola: ottenuto da seme, produce fiori semplici e doppi dallo stesso cormo.
Violaciocca (Matthiola incana): di violaciocche ce ne sono tante, appartenenti a generi diversi, ma questa è la violaciocca rossa, che in realtà è rosa scuro o scurissimo. Perenne a vita breve, è profumatissima e fiorisce a lungo. Dai fiori si formano piccoli baccelli contenenti i semi. In questo caso, accanto alla specie è cresciuta anche una cultivar a fiore stradoppio, rosa chiaro: altrettanto profumata, è però sterile.
Narcissus ‘White Prince’: a fiore stradoppio, con i tepali esterni bianco crema e quelli interni arancio melone, delicatamente profumato.
Viola del pensiero (Viola x whrittockiana, V. hortensis) blu-arancio e gialla: una bella pansé dalla corolla semplice e di media grandezza, su steli lunghi. Perfetta da far seccare fra le pagine di un libro e ritrovare dopo anni.
Primula vulgaris serie Belarina ‘Cream’: perenne, fiori stradoppi, giallo delicatissimo, profumati.
Primula Belarina ‘Amethyst’: perenne, fiori straodoppi color ametista con i bordini dei petali bianchi. Profumata!
Primula Belarina ‘Nectarine’: come le precedenti, ma fiori arancio-rossi e gialli.
Primula vulgaris ‘Queen Victoria’: sembra la primula selvatica che cresce nelle radure, nei prati e lungo i fossi, invece è una sua forma migliorata, dalle corolle più piccole, giallo chiaro, sorrete da steli un po’ più lunghi. Profuma e diventa perenne.
Primula elatior ‘Victoriana Gold Lace Black’ : una vera delizia, che ricorda le famose auricole (cultivar dalle colroazioni particolari, derivate da Primula auricula), tanto in voga in epoca vittoriana. Perenne, ha fiori marroncini, con margini giallo oro, portti in infiorescenze da steli che emergono dalle foglie.
Viola ‘Bunny’ o ‘Bunny Ears’: delizia piccola viola del pensiero (Viola x whrittokiana) perenne, rustica, che si declina in più colorazioni (viola e bianco, viola e rosa…), così battezzata perché i petali superiori hanno fatto pensare, all’ibridatore, alle orecchie del coniglio Bugs Bunny.
Viola odorata ‘Violetta di Udine’: incantevole, antica varietà a fiore stradoppio, dal profumo soave. In voga nell’Ottocento assieme ad altre violette doppie e profumatissime, è piuttosto delicata. Ho già provato una volta, a cotlivarla, senza successo…staremo a vedere.
Viola del pensiero (Viola x whrittockiana, V. hortensis) gialla, crema e nera: le corolle ricordano, in grande, quelle della violetta dei prati (Viola tricolor) e come quelle di quest’ultima sembrano davvero tante faccette impertinenti.
Una salvia (Salvia officinalis) e un piccolo rosmarino (Rosmarinus officinalis): adoro l’aroma delle loro foglie e possono sempre servirmi in cucina.
Rhodonthemum hosmariense ‘Casablanca’, detta anche Margherita marocchina: Asteracea perenne originaria delle montagne del Marocco, mi ha attirato subito con il fogliame fine e argento e i capolini bainchi con il cuore porpora. Anche i i boccio, grassottelli, sono molto graziosi. Capace di raggiungere i 50×50 centimetri di dimensioni, se il vaso è ampio, è rustica fino a -6/-10 °C. Perfetta per la zona del ballatoio più esposta al sole, accanto ai Sedum spectabile e ai nuovi Dianthus di Federico Billo che acquisterò a breve.
Per il momento le ho disposte tutte vicine, proprio davanti alla porta d’ingresso, così me le godo ben bene. Ogni volta che entro ed esco vengo avvolta dai profumi soavi delle violette, dei narcisi, delle violaciocche e delle primule. Ma devo sbrigarmi a trapiantarle nei vasi e cassette più grandi, per evitare di rischiare di perderle non appena inizia a fare più caldo.
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