Magnolia stellata ‘Rosea’

Non è certo una novità, ma è una delle magnolie primaverili che amo di più: Magnolia stellata ‘Rosea’, dai dolcissimi fiori stellati rosa pallido. La specie proviene dalle colline boscose del Giappone, dal quale arrivò prima negli Stati Uniti, nel 1862 grazie al botanico George Robert Hall  e poco dopo in Inghilterra, nel 1877 o 1878,  con ogni probabilità importata da Charles Maries, cacciatore botanico al servizio delle Veitch Nurseries.

Rustiche, facili, di piccola taglia (1,50-5 metri di altezza) e dunque ideali per gli spazi ridotti e la coltivazione in vaso (di dimensione adegata), Magnolia stellata, dai fiori bianco lucente, e le sue cultivar presentano un elegante portamento eretto a più steli, con una bella corteccia liscia grigio-argento, chioma arrotondata od ovale, grosse gemme pubescenti. Fioriscono in marzo-aprile, prima della comparsa della foglie, con grande abbondanza: i fiori, a forma di stella, sono formati da 15-18 tepali (non petali, mancando i sepali) nastriformi, dal profumo leggero. Le foglie, verde scuro, sfumate di bronzo quando spuntano, sono più piccole rispetto a quelle delle altre magnolie, e molto fitte.

In realtà, i botanici oggi ritengono che sotto al nome di ‘Rosea’ si raggruppino diversi cloni a fiore rosa, che possono raggiungere i 4,50 metri di altezza. Lo stesso accade con ‘Waterlily’, così chiamata in virtù delle sue corolle particolarmente ricche di tepali che le fa assomigliare a delle ninfee (waterlily in inglese); i fiori sono di un rosa più pallido e molto profumati, le dimensioni della pianta analoghe alla precedente. Di taglia minore (3 metri di altezza), è invece ‘Royal Star’, che fiorisce un pochino dopo delle altre.

Le magnolie stellate, come le magnolie in genere, amano i terreni soffici, freschi, ricchi di sostanza organica e a reazione acida. Adattabili e di facile coltivazione, hanno solo due nei: le gemme possono essere danneggiate dalle gelate tardive e i fiori si rovinano in fretta sotto la pioggia.

 

ph dal web

A Milano è facile incontrare la candida Magnolia stellata, nei giardini privati come nei parchi pubblici, ma per me e più belle di tutte sono i quattro annosi esemplari che crescono nel chiostro piccolo di Santa Maria delle Grazie, ciascuna al centro di un’aiuola bordata da piccole siepi di bosso, a far da corona alla fontana con le quattro grosse rane. Se potete, correte ad ammirarle, in questi giorni.

 

 

 

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.