Aster ‘Snow Furry’, il ricadente

La successione di nuvole bianche, viola e blu e rosa degli aster in fiore de L’Erbaio della Gorra hanno colpito tutti, durante lo scorso Orticolario, tanto da meritarsi il premio per il miglior allestimento. Nell’ammirarlo, mi ha colpito una vera delizia:  Astee ericoides prostratus ‘Snow Flurry’, una miriade di minuscoli capolini bianchi, che sbocciano all’inizio dell’autunno, attirando innumerevoli api e altri impollinatori. Ma non solo: come mi ha spiegato Tullio Destefano, fondatore del vivaio assieme alla bella moglie Valentina Povero, è anche l’unico aster a portamento ricadente, con lunghi rami arcuati e piegati verso il basso, piccole foglie grigioverdi, a formare una poetica cascata fitta fitta di fiori. Una caratteristica che lo rende ideale per vestire i muretti di pietra, come tappezzante lungo le scarpate, o in primo piano nelle bordure autunnali. Raggiunge i 10-20 centimetri di altezza e i 30-60 di larghezza.

‘Snow Flurry’ è una delle più vecchie varietà di aster conosicute, seppure di provenienza sconosciuta: la specie Aster ericoides è nativa di Quebec, Manitoba, Maine, Alabama, Nord Dakota e Arizona, dove cresce nelle praterie, nei boschi asciutti e rocciosi, sui banchi calcarei, nei pascoli e lungo ferrovie e autostrade. A introdurre questa forma ricadente dagli Stati Uniti all’Inghilterra dovrebbe essere stata, nel 1983, la celebre garden desginer e vivaista Beth Chatto, ma non si sa dove l’abbia ottenuta. Nel 1998 ‘Snow Flurry’ ricevuto il Royal Horticultural Society’s Award of Garden Merit.

Rustica, piuttosto resistente alla siccità e a un pH moderatamente acido, ‘Snow Flurry’ accetta terreni da mediamente asciutti a mediamente umidi, purché ben drenati, anche argillosi, sassosi e rocciosi, al sole e mezz’ombra.

Da coltivare è dunque molto facile: innaffiature all’occorrenza, concimazioni organiche a fine inverno e, quando è sfiorito, lo si taglia a dito da terra: ricaccerà in primavera. Nelle bordure, provate ad accostarla a Echinacea purpurea, Asclepias tuberosa, Penstemon digitalis, Liatris aspera, Silene regia, Solidago speciosa.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.