Ma quanto è grazioso questo rampicante dai fiori come campanellini bianchi! Lo coltiva Beatrice Consonni nel suo vivaio Eredi Carlo Consonni: «Si chiama Holboellia latifolia, una specie rampicante sempreverde, della famiglia delle Lardizabalaceae». Di origine himalayane, è stata soprannominata dagli Inglesi, sempre molto fantasiosi in tema di soprannomi botanici, sausage vine, “vite-salsiccia”, per la forma e il colore dei suoi grossi frutti allungati e rosso porpora, commestibili, nei quali si trasformano i fiori, ma solo nei climi dalle estati lunghe e calde. Raggiunge i 4-6 metri di altezza, aggrappandosi grazie a viticci. Le foglie sono grandi, composte, in genere formate da tre foglieovali, appuntite, cuoiose, verde scuro lucido. In aprile-maggio produce i fiori, molto profumati, in mazzetti penduli, bianchi o bianco-rosa scuro, disinti in maschili e femminili.
Sopporta molto bene la siccità, è indifferente all’esposizione e la terreno purhcé umido ma ben drenato, ma in quanto alla rusticità si leggono notizie discordanti: chi dice che resiste solo fino a -5°C, chi fino a -30°C! Ci rassicura Beatrice: «L’ho utilizzata in molti giardini in Italia settentrionale, e ne ho pure una in vaso da molti anni, e non sono mai morte di freddo: hanno retto senza problemi fino a-20°C. Invece, possono temere l’eccessiva umidità».
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