Fichi a strisce: ‘Panaché e ‘Rigato del Salento’

L’avete mai visto? È un fico buffissimo: ‘Panaché’, una cultivar dalla buccia variegata di verde e giallo. «Brevettata in Francia nel 1688, è da poco riscoperta dal mercato vivaistico, per il suo valore ornamentale e la sua capacità di adattarsi alla coltivazione in contenitore. Le foglie, tre-pentalobate e di color verde scuro, in autunno assumono belle colorazioni giallo dorato mentre i giovani rami in primavera presentano anch’essi striature verdi e gialle.», racconta Francesca Moscatelli del vivaio Donna di Piante. La polpa  invece è carnosa, rosso scuro, mielosa, molto dolce e profumata. Maturano a fine agosto, trattandodi di una sola produzione trattandosi di varietà unifera. Anche i giovani rami sono striati di verde e giallo, come i frutti, mentre le foglie sono trilo o pentalobate. La pianta è molto  vigorosa, a portamente aperto. Considerata più indicata per le regioni alle regioni calde, ‘Panaché’ richiede una terreno mediamente fertile, leggermente umido ma ben drenato, in pieno sole.

Esistono però molti altri fichi dalla buccia più o meno variegata, indotta da una mutazione genetica rara ma presente in natura, in virtù della quale sono genericame soprannominati dagli Inglesi tiger figs, fichi-tigre, per la loro rassoomiglianza con il mantello del grande felino. In Italia per esempio, abbiamo varietà come  ‘Variegato’, ‘Limone’, ‘Zigarella’ e ‘Fracazzano Rigato’, che magari potrebbero anche essere la medesima. Provengono perlopiù dalla Puglia, dove sono indicati quasi tutti con il nome di ‘Rigato del Salento’, anche se alcuni esperti ritengono che si tratti in realtà di varietà diverse, tant’è vero che alcune sono unifere e altre  bifere. Ne potete trovare alcune, fra moltissime altre cutlivar di fichi e altri frutti antichi, presso i Giardini di Pomona, il Conservatorio Botnaico creato da Paolo Belloni a Cisternino (BR).

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