Callicarpe: bacche viola, lilla, bianche

 

È il momento d’oro della callicarpa (Callicarpa bodinieri giraldii), che, ormai spoglia, mette bene in mostra le sue bacche violette, in fitti mazzetti, lucide come perline, distribuite lungo i rami ricadenti, nelle piante già adulte. Negli altri mesi, invece, questo arbusto deciduo, di origine cinese e appartenente alla famiglia delle Lamiaceae è poco vistoso, ragion per la quale va posizionato un poco discosto dalla casa, meglio se in macchie e siepi, come le piante delle foto, che crescono al Parco Sempione, di Milano: in autunno e parte dell’inverno, finché tengono le bacche, spettacolari.

I fiori, che compaiono in estate, piccini, rosati, riuniti in cime, sono poco significativi; le foglie, ellittiche-ovate, verde scuro, non sono a loro volta particolarmente decorative. Raggiunge i 2-3 metri di altezza e larghezza, è molto rustico, chiede sole od ombra mista e un terreno fertile e ben drenato.  Callicarpa bodinieri giraldii è la forma più conosciuta e coltivata, ma ve ne sono altre da scoprire: a cominciare, fra quelle altrettanto rustiche, dalla sua cultivar ‘Profusion’, che è particolarmente fruttifera: inoltre le bacche sono viola scuro, le foglie giovani color bronzo e quelle autunnali sfumate di porpora, i minuscoli fiori rosa pallido.

Poi c’è Callicarpa dichotoma, di origini cinesi, giapponesi e coreane: cespuglio deciduo, fitto, con portamento a fontana, più piccolo (1,20 metri di altezzae larghezza): le foglie, da ovate a ellittiche, lunghe anche 10 centimetri, sono verde brillante, i fiori rosa pallido, le bacche viola lilla scuro, nella cultivar ‘Issai’ (la trovate per esempio da Il Peccato Vegetale).

E infine Callicarpa japonica ‘Leucocarpa’, cultivar di una specie giapponese: alta e larga 1,50 metri, ha foglie strettamente ovali o lanceolate, lunghe 10-12 centimetri, verde pallido, e fiorisce a fine estate, per poi produrre eleganti bacche bianche, talvolta assieme alle foglie. Per i palati più raffinati, l’ho vista nel giardino ricco di delizie botaniche di Mattia Godio e Marco Grosso, Jay Blue House Garden, a Fontaneto d’Agogna (NO).

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