Li si incontra facilmente, nei giardini di campagna come nelle aiuole, negli spartitraffico, nei luoghi abbandonati in citta’, sfuggiti da chissa’ dove o forse talvolta seminati da qualche ispirato amante dei fiori. Sono i malvoni o alcee (Alcea rosea e sue varieta’), erbacee perenni in fiore per tutta l’estate, capaci di raggiungere i 1,50-2,50 metri e oltre di altezza, grazie agli steli robusti, che portano lunghi racemi di grandi corolle imbutiformi, da semplici a doppie, in tutte le sfumature del bianco, giallo, rosa, porpora. A me fanno molta allegria, fin da quando, ancora bambina, le vedevo nei giardini dei cottage inglesi e nei libriccini poetici di Beatrix Potter. Sovvertono le proporzioni, come i girasoli giganti, riportandoci allo stupore dell’infanzia.
Rustici e facili, i malvoni amano il sole e i terreni piuttosto fertili, freschi e ben drenati, ma si accontentano, rimanendo pero’ piu’ bassi. Potete coltivarli anche in vaso, ma in questo caso conviene scegliere le varieta’ meno vigorose, come ‘Sunshine’, giallo primula, e ‘Black Night’, porpora quasi nero, a meno di dar loro un contenitore alto e largo 40-50 centimetri, anche per sostenerne l’altezza.
Le varieta’ a fiore semplice si moltiplicano facilmente da seme, tanto che in giardino lo fanno da sole – questo tra l’altro e’ momento per iniziare a raccogliere le prime capsule mature, ma dovrete aspettare la fine dell’inverno per seminare e l’estate del secondo anno per vederle fiorire. Altrimenti, moltiplicatele per talea erbacea, in primavera, utilizzando le cimature, con l’aiuto di una polvere ormonale radicante e nebulizzazione.
Infatti, a meta’ primavera (aprile-maggio) conviene accorciare tutti i rami apicali, di 4-5 centimetri, per favorire una buona ramificazione e dunque una ricca fioritura.
Tra i vivai da acquistarle gia’ pronte, vi consiglio Antica Fattoria La Parrina:
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