Si chiama ‘Sundown’ e mai nome poteva essere piu’ indovinato per questo ibrido di Echinacea le cui corolle racchiudono tutte le sfumature del cielo infuocato al calar del sole. L’ho vista da Il Peccato Vegetale, vivaio sempre ricco di belle sorprese, durante Orticolario 2016 mi e’ piaciuta un sacco.
Appartenente alla serie Big Sky (derivata dall’incrocio fra E. paradoxa ed E. purpurea), ‘Sundown’ ha ereditato dalla seconda specie le foglie grandi, gli steli ramificati e robusti, la generosita’ della fioritura, con l’aggiunta di grandi caplini leggermente profumati, con petali rosso arancio e coni centrali marrone rossastro. Fiori che attirano sia api, farfalle e altri impollinatori nella bella stagione, sia in inverno, se lasciati seccare sulla pianta, gli uccelli ghiotti dei loro semi.
La nostra margheritona forma cespi alti e larghi da 30 a 90 centimetri, da dividere ogni 3-4 anni, in primavera; per riprodurla, potete anche ricorrere alle talee di tadici fra l’autunno e l’inizio dell’inverno.
In quanto alle sue esigenze: richiede terreno profondo e ben drenato, in pieno sole, pur tollerando aridita’, umidita’ e suoli poveri. Eliminare i fiori appassiti prolunga la fioritura (ma pensate anche agli uccelli!), e tagliare gli steli alla base, a fine inverno, incrementa la fioritura successiva.
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