Alzi la mano chi non la conosce! Ormai Verbena bonariensis e’ diventata un must per ogni paesaggista e garden designer. E in effetti, questa erbacea perenne di origini argentine, detta “verbena di Buenos Aires”, di qualita’ ne possiede molte: e’ rustica, facile, non esigente, fiorisce da giugno a settembre-ottobre, formando un cespo scarmigliato, con lunghi steli ramificati, verde scuro, alti 100-130 centimetri, carichi di mazzetti di piccoli fiori blu-violetti, molto amati dalle farfalle e altri insetti impollinatori e adatti anche al taglio, per mazzi campestri. La trovate in vendita facilmente, ma vi segnalo il vivaio di Pier Luigi Priola e Cascina Bollate
Ne esiste una varieta’, ‘Lollip’, di taglia piu’ bassa (60 centimetri), ma ugualmente generosa nella fioritura: la propone per esempio il vivaio Zanelli.
Verbena bonariensis sta d’incanto, secondo me, assieme alle graminacee ornamentali, nelle bordure informali, accanto a mediterranee a fiore azzurro e foglia argentata, come lavande, santolina, teucrio e senecio, come pure davanti a siepi topiarie, che con il loro rigore ne mettono in evidenza l’esuberante arruffio.
Pero’, dovete darle un terreno leggero, ricco, molto ben drenato, al sole. Si dissemina da sola con facilita’, quindi fate attenzione alle piantine che vedete spuntare ai suoi piedi: imparate a riconoscerle ancora piccole e trapiantale dove preferite.
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