Viburno d’inverno

Passeggiavo qualche giorno fa nel Parco Sempione, a Milano, assieme a Carlo Contesso, caro amico, ottimo paesaggista ed eccellente botanico, quando veniamo attirati dal profumo inconfondibile, un po’ speziato, un po’ di garofano, di un viburno d’inverno: ed ecco infatti un alberello che pare dimenticato lì di Viburnum x bodnantense. Magnifico ibrido fra V. farreri e V. grandiflorum, è stato introdotto in commercio nel lontano 1935.

Arbusto a foglia caduca di medie dimensioni, a portamento eretto, produce da novembre ai primi di marzo fitti grappoletti di piccoli fiori rosa, profumatissimi, che risplendono nel grigiore dell’inverno (come dimostrano le fotografie qui sotto, scattate qualche giorno dopo). Le foglie, da ellittichie a ovate, con evidenti nervature parallele, ricordano quelle di V. grandiflorum, specie himalayana che fiorisce in febbraio-marzo, in rosa, mentre V. farreri, cinese, ha foglie ovali o obovate, molto dentate, anch’esse con nervature parallele, e fiori rosa in boccio poi bianchi, da novembre per tutto l’inverno. Entrambi sono molto profumati.

«È comunque la  varietà ‘Deben’ di Viburnum x bodnantense, che è piuttosto comune», dico io, «No, è la ‘Dawn’! Perché ‘Deben’ ha i fiori rosa in boccio che scolorano nel bianco una volta aperti, mentre quelli di ‘Dawn’ rimangono rosa», ribatte Carlo. E così discutendo ce ne torniamo a casa, dove scopro, dai libri, che ovviamente ha ragione lui.

2 Commenti

  • cristina gritti
    28 Febbraio 2017 16:31

    una pianta deliziosa che fa da apripista per la primavera 🙂

    • Margherita Lombardi
      28 Febbraio 2017 17:15

      Vero? L’adoro! M

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