In maggio e fino a qualche giorno fa il mio amato ballatoio è stato un tripudio di fioriture, anche perché, come potete immaginare, ne ho acquistate di nuove dalle mostre mercato di primavera.
E dunque: i mughetti, la boraggine, la valeriana rossa (Centranthus ruber) e la margherita dei muri (Erigeron karvinskianus), la piccola campanula (Campanula portenschlagiana) sopravvissuta all’inverno, il caprifoglio, le lavande, l’inarrestabile Abutilon x hybridum, Hydrangea quercifolia ‘Harmony’, una nuvola di palloncini soffici, prima verdini e ora bianchi, i tanti garofani di Federico Billo (Floricoltura Billo), una bella Gardenia grandiflora italiana (e come tale resistente), nuova nuova, e la piccola Gardenia jasminoides ‘Repens’ di Cinzia e Maurizio Fessia (Floricoltura Fessia) che sta rifiorendo, tagete e fiordalisi home made, nasturzi, le dalie robuste di Podere Restelli, l’instancabile Tulbaghia violacea, e infine le perfide belle di notte (Mirabilis jalapa), che continuano da anni a impestarmi il ballatoio, spuntando ovunque, ma che quest’anno ho diradato senza pietà.
Sopresa dell’ultimo minuto le prime passiflore: l’una bianco crema, Passiflora incarnata ‘Incense’ profumatissima, e l’altra, Passiflora x violacea, le cui corolle violette che quest’anno si sono presentate stranamente sfumate di rosa. Entrambe provengono da La Casina di Lorenzo.
Da maggio a giugno i colori del mio piccolo giardino sospeso sono cambiati: da rosa, azzurro e violetto puntano ora sul bianco e sull’arancio, tra l’altro uno dei colori protagoisti del Chelsea Flower Show. Le fioriture, con l’aumentare del caldo, si stanno ora spengendo, il ballatoio sta andando in estivazione…ma almeno ora possono emergere i fogliami, con la loro sottile bellezza, fatta da tessiture e sfumature: i piumosi finocchi verde acido, che adoro, le salvie, i basilici, le santoline, la Canna x indica ‘Durban’, dalle striature porpora.
La clematide, la rosa ‘Jacques Cartier’ e il Lilium, con le loro dolci tonalità rosate, invece, hanno fiorito poco, male o per niente. Sentendomi in colpa, ho distribuito in tutti i vasi (seppure un po’ in ritardo…) la medicina magica: l’empkashi, prodotto organico-biodinamico acquistato da Piante Innovative (un vivaio pieno di sorprese), che l’anno scorso fece davvero miracoli. In effetti, già dopo una decina di giorni, il piccolo Convolvolus cneroum sta regalando una seconda fioritura.
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