L’ibisco rosso

 

Sempre più utilizzato, Hibiscus coccineus è, a parer mio, una pianta fantastica.

Originaria del Centro e Nord America e apaprtenente alla famiglia delle Malvaceae, nei climi miti diventa un arbusto, arrivando ai 2,50 metri di altezza, mentre in quelli freddi (è comunque rustico) si comporta da erbacea perenne: «Dissecca completamente la parte aerea in inverno, per poi ributtare dalla base in primavera, arrivando in genere a 150-170 centimetri di altezza«, mi racconta Francesca Moscatelli, del vivaio Donna di Piante (inserito nell’itinerario Andar per vivai: Pistoia).  Perché mi piace tanto? Beh, ha steli robusti e un arrossati, foglie eleganti, palamte, dai bordi finemente frastagliati, di colore verde-rossiccio, e in estate -da luglio a settembre – produce enormi fiori a cinque petali, di un incredibile rosso sangue, particolarmente suggestivi quando li si guarda in controluce.

Come si utilizza e si coltiva. Hibiscus coccineus  ama i terreni freschi, ma anche umidi e perfino parzialmente sommersi, e infatti viene spesso utilizzato accanto a stagni e laghetti; tuttavia, accetta anche si essere coltivato in terreno asciutto, purché venga bagnato spesso. Il pieno sole è necessario e tenete conto di riservargli un metro quadrato di spazio. Franesca consiglia di tagliare i rami vecchi e secchi in primavera, quando cominciano a spuntare i nuovi getti basali.

Oltre che da Donna di Piante, lo potete trovare in altri vivai, tra cui Pierluigi Priola.

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