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Terra ricca di antiche ville, campagne e giardini, il Veneto offre anche molti vivai speciali, alcuni di vecchia tradizione, altri giovani ma altrettanto interessanti. Il primo itinerario fra i vivai della regione si sviluppa intorno a Treviso, cittadina acquatica e dal passo lento. Due fiumi, il Sile e il Cagnan, s’insinuano tra le vie, dando vita a un’atmosfera unica al centro storico, racchiuso da mura antichissime, con le strade ricoperte di ciottoli consumati dal tempo, i piccoli locali e osterie affacciati sulle piazze. Qui si si trovano la celebre piazza dei Signori, con il Palazzo dei Trecento e l’elegante Loggia Dei Cavalieri, le case porticate dalle facciate affrescate, l’Isola della Pescheria, creata nel fiume Cagnan per ospitare il mercato del pesce, il Duomo che contiene la pala con l’Annunciazione del Tiziano, tante altre chiese antiche e musei, fra cui Casa dei Cararresi, divenuta sede di prestigiose mostre internazionali.
Tutto intorno alla città, si incontrano alcuni vivai, che il nostro percorso unisce in un itinerario di due-tre giorni, alla scoperta di erbacee perenni, arbusti particolari, piante acquatiche, rampicanti e alberi. Una volta terminato, potete proseguire, collegandovi all’altro itinerario in Veneto, Andar per vivai: Padova e dintorni (Veneto/2).
I vivai
Nella mappa sono indicati i vivai dell’itinerario proposto. Per ogni vivaio, inseriamo le distanze dagli altri, in modo da facilitarvi la scelta di quali visitare e in quale ordine.
Az. agr. Priola , a Treviso: chi non conosce Pier Luigi Priola e il suo vivaio, tra i primi in Italia a introdurre e diffondere le erbacee perenni? Negli anni questo instancabile cercatore di novità ha messo a punto ricchissime collezioni, tra cui quelle di achillee, agapanti, bergenie, aster, astilbe, campanule, crisantemi, echinacee, Helenium, Hemerocallis, Heuchera, Hosta, iris, sedum, violette, felci. Da ultimo, ha inserito anche molti arbusti particolari, scelti per valore ornamentale, cuoriosità e robustezza. Un apio di volte all’anno, in genere in marzo per la fioritura delle violette, e in ottobre per le fioriture autunnali, apre le porte del vivaio per fine settimana ricchi di incontri. Distanze da altri vivai: km 3,5 da Dianthus Flower Store – km 16 da Arborea Farm – km 29 da Vivai Garbujo – km 30 da Lilium Aquae.
Dianthus Flower Store, a Treviso: un ambiente raffinato nel cuore della città, che propone fiori freschi, piante, vasi, oggetti di design, idee regalo, decorazioni floreali che uniscono lo stile classico e contemporaneo; e inoltre, allestimenti per ricevimenti, matrimoni, vernissage, inaugurazioni, cene aziendali, vetrine. Distanze da altri vivai: km 17,5 da Arborea Farm – km 3,5 da Priola – km 30,5 da Vivai Garbujo – km 32 da Lilium Aquae.
Arborea Farm Società agricola, a Istrana (TV): fondato dai giovani Christian Piccaluga e Mauro Pizzolato, è specializzato nella produzione e vendita di ninfee, fiori di loto, piante acquatiche, piante palustri e da terreno umido. In particolare, possiede una collezione di oltre 650 varietà di piante adatte all’ecosistema acquatico, dai minipond (piccole tinozze da balcone) a piante per veri e propri laghi, piante rare, nuovi ibridi e piante autoctone di difficile reperibilità, moltiplicate con metodi il più possibile eco-sostenibili. Distanze da altri vivai: km 16 da Vivai Garbujo – km 16 da Priola – km 17,5 da Dianthus Flower Store – km 19 da Lilium Aquae.
Vivai Garbujo, a Treviso: fondati nel 1996 dal compianto Ivano Garbuio, produce alberi ad alto fusto, rari e introvabili, rampicanti (tra cui una ricca collezione di glini) e arbusti, oltre a progettare e realizzare aree verdi. Distanze da altri vivai: km 4,5 da Lilium Aquae – km 29 da Priola – km 30,5 da Dianthus Flower Store – km 16 da Arborea Farm.
Vivaio Lilium Aquae, a Castelfranco Veneto (TV): fondato da Alice Galanti, è dedicato alla coltivazione e vendita di piante acquatiche, in particolare ninfee, fior di loto, piante palustri, una preziosa collezione di piante perenni per terreni umidi. Tante le varietà antiche e dimenticate. È aperto da marzo a ottobre, ma è consigliabile prenotare la visita. Distanze da altri vivai: km 30 da Priola – km 32 da Dianthus Flower Store – km 19 da Arborea Farm – km 4,5 da Vivai Garbujo.
Da qui potete collegarvi all’itinerario Padova e dintorni (Veneto/2), raggiungendo il Vivaio della Colombara, distante 8,5 km.
Giardini e orti botanici del Trevigiano
Tante le ville storiche da visitare in zona, assieme ai loro parchi e giardini. E inoltre, un delizioso orto botanico, da non perdere.
Orto botanico conservativo Carlo Spegazzini, a Treviso: si sviluppa su un’area comunale di circa 15mila metri quadrati, dove sono state messe a dimora oltre 550 piante appartenenti a specie autoctone. Tra le zone più importanti vi sono la Siepe Planiziale, che riproduce l’ambiente tipico dei boschi della Pianura Padana prima dell’intervento dell’uomo; l’area delle viti e dei gelsi, una tipologia di coltivazione molto diffusa in Veneto fino a pochi decenni fa; la zona umida, dove vive la flora e la fauna tipicamente acquatiche. Adiacente all’orto botanico conservativo, troverete il Giardino Fenologico, che ospita 32 piante appartenenti a 8 diverse specie, tra cui Salix acutifolia ‘Willd’, Salix viminalis, Cornus mas e C. sanguinea, Sambucus nigra, Ligustrum vulgare.
Villa Barbaro, a Maser (TV): tra i capolavori di Andrea Palladio, venne costruita tra il 1554 e il 1560, a mezza costa sui colli Asolandi. Dal 1996 è patrimonio dell’Umanità UNESCO. La villa ancora oggi è abitata dai suoi proprietari ed è una fiorente società agricola, i cui vini sono esportati in tutto il mondo. Ospita un’importante collezione di carrozze. Il giardino all’italiana è arricchito da opere scultore di pregio, come il Ninfeo e la fontana di Nettuno.
Villa Emo, a Vedelago (TV): costruita dal nobiluomo veneziano Leonardo Emo fra il 1561 e il 1566 su progetto del Palladio, coniuga le necessità della vita agricola con le forme dell’architettura antica. Patrimonio UNESCO dal 1996, assieme alle altre ville palladiane del Veneto, è circondata un parco paesaggistico all’inglese, creato successivamente. Del giardino più antico rimane una grande viale alberato e una lunga galleria di carpini.
Parco di Villa Cornaro Revedin Bolasco, a Borgo Treviso, Castelfranco Veneto (TV): dimora quattrocentesca ridesegnata da Vicenzo Scamossi ai primi del Seicento, situata lungo la strada che dal centro abitato di Castelfranco porta a Treviso. Nel 1868 l’architetto paesaggista Antonio Caregaro Negrin, rioorganizza il parco, attualmente oggetto di un accurato restauro da parte dell’amministrazione pubblica che ne ha a cuore il recupero.
Villa Giustinian – Castello di Roncade, a Roncade (TV): tra le più caratteristiche testimonianze della cultura rurale veneta, veneta, venne costruita nel Cinquecento su una struttura risalente al X secolo. L’attuale proprietario, il barone Ciani Bassetti, ha valorizzato questo luogo, mantenendo la tradizione agricola e in special modo la viticoltura. Il giardino interno, mantenuto a prato è dominato da pini e magnolie secolari. Di fronte alla villa, la corte lastricata è affiancata da due giardini all’italiana con aiuole geometriche e vialetti definiti da basse siepi, mentre sul retro vi è il brolo (orto, frutteto per lo più cinto da muro o siepe).
Villa Marignana Benetton, a Marocco, Molgiano Veneto (TR): villa settecentesca a schema veneziano, edificata su un impianto del Seicento, ospita museo “Toni Benetton”, con le sue macrosculture in ferro inserite nel parco secolare, l’Accademia Internazionale del ferro e il Centro di documentazione internazionale sul ferro, bronzo e altri metalli. Dietro alla casa si apre un grande parco all’inglese.
Villa Tiepolo Passi, a Carbonara (TV): di origini cinquecentesche, è caratterizzata da un lunghissimo viale prospettico. Sul fronte si stende uno grande e bellissimo giardino all’italiana, con aiuole bordate di bossi e tassi splendidamente potati, racchiuso ai lati da un suggestivo parco romantico con ghiacciaia, grotte e alberi secolari. L’attenta conduzione della proprietà, che è tutt’ora una efficiente azienda agricola, mira al ripristino del straordinario impianto di regimazione delle acque che la caratterizzava.
Da gustare in zona
Tra i tanti prodotti tipici del territorio trevigiano, vi suggeriamo il Radicchio rosso di Treviso (soprattutto in inverno, quando è ancora molto picoclo e tenero) e il mais biancoperla, oltre allo squisito Prosecco. Tra i piatti caratteristici, vi ricordiamo il famoso risi e bisi (riso con i piselli).
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