Andar per vivai: tra i paesaggi incantati da Pesaro a Campobasso (Marche-Abruzzo-Molise)

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Questo itinerario fra i vivai e non solo, scende da Pesaro, nelle Marche, attraversa l’Abruzzo e arriva in Molise, percorrendo territori e paesaggi assai diversi fra loro. Caratterizzata dalla presenza dei monti Appennini, che dolcemente degradano lungo vallate parallele fino al mare. Dolci montagne e colline punteggiate da borghi medievali, antiche cittadine, frutteti e vigneti, dimore signorili e antiche case mezzadrili, spiagge basse e sabbiose, ma anche falesie e lembi ancora selvaggi, a volte raggiungibili solo via mare o tra sentieri ritagliati nella macchia mediterranea, oasi, parchi e riserve dalla natura incantevole, tradizioni enogastronomiche, arte e cultura caratterizzano le Marche.

Poi si entra in Abruzzo, dove si incontra una natura più aspra, ma altrettanto superba, con una successione di parchi, riserve e oasi naturali (a cominciare con il Parco Nazionale d’Abruzzo e Molise  e il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Lega), paesaggi montuosi e brulli fina ad apparire lunari, paesi  e castelli antichi, boschi di alberi monumentali, luoghi selvaggi, ma anche località sciistiche e 133 chilometri di costa, lungo le quali ai lidi più affollati si alternano spiagge pulitissime poco frequentate, fresche pinete, scogliere, promontori e calette. Infine, Molise, la più piccola regione italiana dopo la Val d’Aosta: testimonianze paleolitiche, sannite e romane, paesi medievali simili a presepi e paesi di pescatori, antiche fontane e santuari, 35 chilometri di spiagge, e, all’interno, paesaggi sconfinati, formati da montagne, boschi, pascoli, radure e cavalli al pascolo, tratturi e paesi arroccati, e immersi in un’atmosfera incantata, fra storie e leggende che raccontano di pastori, lupi, viandanti e briganti. L’Alto Molise, in particolare, può essere visitato anche mediante la Transiberiana d’Italia, un treno storico, che viaggia fra montagne e foreste sulla linea costruita a fine Ottocento, per collegare le aree appenniniche.

Date le distanze e la moltitudine di luoghi da visitare lungo il percorso, questo itinerario fra i vivai delle tre regioni, è in effetti il più lungo di tutti, per il quale vale la pena prendersi il tempo necessario. I vivai che lo compongono sono molto diversi fra di loro, poiché diverse sono le situazioni in cui si trovano. Da un vivaio-garden-giardino a Pesaro, pieno di grazia e carinerie, raggiungerete alcuni vivai forestali sulla montagna molisana, attraverso parchi, riserve, giardini e paesaggi meravigliosi.

 

I vivai

Nella mappa sono indicati i vivai e gli altri indirizzi dell’itinerario proposto. Per ogni vivaio, inseriamo le distanze dagli altri, in modo da facilitarvi la scelta di quali visitare e in quale ordine.

 

Vivai Il Sorbo

Vivai Il Sorbo, a Montefiorentino di Frontino (PU): Antonio Santini aperto questo vivaio per la salvaguardia della biodiversità locale. Il vivaio è specializzato in antiche varietà da frutto, con oltre 350 varietà, di cui circa 110 meli, 98 peri, peschi, ciliegi, viti; frutti minori come cornioli, nespoli, sorbi, azzeruoli; piante autoctone rare e comuni; piante e arbusti di frutti bosco; frutti selvatici; ulivi; piante ornamentali, fiori stagionali e perenni, aromatiche, ortaggi, piante da siepe, rampicanti ed esotiche. Un altro filone di specializzazione dell’azienda è quello della tartuficoltura, ovvero la coltivazione di roverella, carpino nero, cerro, leccio, nocciolo, cisto, quercie e altre piante micorizzate  per la produzione di tartufo nero pregiato.

Distanze da altri vivai: km 62 da Il Giardino di S. Maria – km 145 da Tropico del Conero – km 254 da Il Giardino Officinale – km 287 da Pungilandia – km 293 da Vivaio La Felce – km 378 da Vivaio Forestale Le Marinelle – km 389 da Vivaio Verde Molise – km 468 da Vivaio Forestale Selva del Campo.

 

Il Giardino di Santa Maria

Il Giardino di S. Maria Fiori e Piante, a Pesaro (PU): Suggestivo garden center situato nel terreno e nei locali di un antico palazzo, Villa Almerici, offre arbusti, rampicanti, perenni, annuali e biennali, piante per farfalle e per fiori recisi, una vasta selezione di sementi, terricci, concimi e oggettistica per il giardino.

Distanze da altri vivai: km 91 da Tropico del Conero – km 62 da Vivai Il Sorbo – km 197 da Il Giardino Officinale – km 230 da Pungilandia – km 236 da Vivaio La Felce – km 321da Vivaio Forestale Le Marinelle – km 332 da Vivai Verde Molise – km 441 da Vivaio Forestale Selva del Campo.

Tropico del Conero

Vivaio Tropico del Conero, a Coppo, Sirolo (AN): situato alle pendici meridionali del Monte Conero, a Coppo, di proprietà di Mirco Bagadoli, è specializzato nella produzione di piante mediterranee e subtropicali per climi mediterranei freschi, con ampie collezioni di palme subtropicali, aloe, agave e altre Agavaceae, di alberi e arbusti da fiore di origini subtropicali.

Distanze da altri vivai: km 148 da Pungilandia – km 145 da Vivai Il Sorbo – km 91 da Il Giardino di Santa Maria – km 156 da Vivaio La Felce – km 232 da Vivaio Forestale Le Marinelle – km 247 da Vivai Verde Molise – km 320 da Vivaio Forestale Selva del Campo.

Vivaio Pungilandia

Azienda agricola Pungilandia, a Cepagatti (PE): fondato da Domenico Rocchi, non è solo una serra dove si coltivano e vendono piante grasse, ma anche rare, curiose, insolite: è anche un gruppo di amici che si incontrano,  per discutere, scambiarsi esperienze ed impressioni, al fine di diffondere e propagare le specie più rare, spesso minacciate di estinzione.

Distanze da altri vivai: km 117 da Il Giardino Officinale – km 148 da Pungilandia – km 145 da Vivai Il Sorbo – km 91 da Il Giardino di Santa Maria – km 156 da Vivaio La Felce – km 232 da Vivaio Forestale Le Marinelle – km 247 da Vivai Verde Molise – km 320 da Vivaio Forestale Selva del Campo.

Giardino officinale

Azienda agricola Giardino Officinale: di Filippo Torzolini e Antonella Cichetti, produce piante officinali con metodi biologici e cereali di varietà autoctone. Comprende un  piccolo vigneto, un frutteto, un oliveto e un giardino botanico dimostrativo. “Fattoria Didattica” per le scuole, offre visite guidate (su appuntamento) anche in inglese, giornate didattiche sulle erbe aromatiche con degustazioni di bevande aromatiche e prove di distillazione, e ospitalità come agriturismo.

Distanze da altri vivai: km 49 da Pungilandia – km 254 da Vivai Il Sorbo – km da 197 Il Giardino di Santa Maria – km 117 da Vivaio La Felce – km 125 da Vivaio Forestale Le Marinelle – km 140 da Vivai Verde Molise – km 210 da Vivaio Forestale Selva del Campo.

La Felce

Azienda agricola biologica La Felce, a Chieti: un’azienda che da anni si occupa della progettazione, realizzazione e manutenzione di aree verdi, giardini e parchi.  Ma soprattutto produce erbacee perenni e graminacee ornamentali, tappeti fioriti di Sedum per tetti pensili, per aiuole, rondò, spartitraffico e roccaglie.

Distanze da altri vivai: km 10 da Vivaio La Felce – km 287 da Vivai Il Sorbo – km 230 da Il Giardino di S. Maria – km 148 da Tropico del Conero – km 49 da Il Giardino Officinale – km 96 da Vivaio Forestale Le Marinelle – km 106 da Vivai Verde Molise – km 170 da Vivaio Forestale Selva del Campo.

Vivaio Forestale Le Marinelle

Vivaio Forestale Regionale “Le Marinelle”, Petacciato (CB):  Data la sua ubicazione sul livello del mare, da cui dista poche decine di metri, è destinato esclusivamente alla produzione di piantine tipiche della macchia mediterranea e della fascia fitoclimatica del Lauretum, da impiegare nei rimboschimenti pubblici e privati  a fini ornamentali , per parchi e giardini in territori con altitudine fino a 500-600 metri sul livello del mare. La giovani piante, allevate in contenitore, appartengono a specie conifere (pino marittimo, pino d’aleppo, pino domestico, cipressi) e a latifoglie arboree e arbustive (eucalipti, acacie, leccio, palme, tamerice, oleandro, pittosporo, piracanta mirto…).

Distanze da altri vivai:km 23 da Vivai Verde Molise – km 378 da Vivai Il Sorbo – km 321 da Il Giardino di S. Maria – km 232 da Tropico del Conero – km 96 da Pungilandia – km 100 da Vivaio La Felce – km 102 da Vivaio Forestale Selva del Campo.

 

 

 

 

 

 

 

Vivai Piante Verde Molise, a Termoli (CB): nasce a Termoli dalla tradizione vivaistica marchigiana di Gino Pezzoli, che a metà degli anni Sessanta del Novecento si dedicava alla coltivazione di ortaggi e piante da siepe. Dal 1982 Verde Molise produce olivi per innesto e per talea , e pochi anni dopo, lecci, piante da siepe e numerose specie della macchia mediterranea. In seguito, si specializza anche nella progettazione di giardini e parchi.

Distanze da altri vivai: km 23 da Vivai Verde Molise – km 378 da Vivai Il Sorbo – km 321 da Il Giardino di S. Maria – km 232 da Tropico del Conero – km 125 da Il Giardino Officinale – km 96 da Pungilandia – km 100 da Vivaio La Felce – km 102 da Vivaio Forestale Selva del Campo.

 

Vivaio Forestale Selva di Campo

Vivaio Forestale Regionale “Selva del Campo”, a Campochiaro (CB): ubicato a 512 metri sul livello del mare, si estende su 14 ettari, di cui 2,5 destinati a vivaio vero e proprio, nel quale si riproducono le piantine destinate ai rimboschimenti del Molise, ma anche ad uso ornamentale per scuole, Comuni e associazioni che operano in campo ambientale e culturale, con 50 specie fra conifere (cipressi, pini, thuje, cedri) e latifoglie (querce, castagno, aceri, frassini, tiglio, olmi, carpini). Il vivaio è anche centro di ricerca e sperimentazione per la produzione di piantine tartufigene per tutto il Centro-Sud Italia.

Distanze da altri vivai: : km 468 da Vivai Il Sorbo – km 441 da Il Giardino di S. Maria – km 320 da Tropico del Conero – km 210 da Il Giardino Officinale – km 170 da Pungilandia – km 169 da Vivaio La Felce – km 102 da Vivaio Forestale Le Marinelle – km 87 da Vivai Verde Molise.

Da qui potete potete collegarvi all’itinerario Andar per vivai: Verso il Delta del Po (Emilia Romagna/3), partendo da questo oppure percorrendolo all’incontrario, fino a raggiungere il vivaio Les Collettes, a 26 chilometri a nord di Pesaro.

Oppure proseguire per la Campania, collegandovi all’itinerario Andar per vivai: Fra pianure e monti, da Caserta ad Avellino (Campania/1), raggiungendo il Vivaio Marrone Stefano, distante 89 chilometri.

Da visitare lungo il percorso

Se le Marche offrono anche alcuni antichi giardini da visitare, scendendo in Abruzzo e in Molise sono soprattutto le bellezze naturalistiche e paesaggistiche, fra riserve, oasi, parchi, giardini botanici, vigneti, a rendere questo itinerario indimenticabile. Troppe, per elencarveli tutte! Ci limitiamo a raccomandarvene alcuni, imperdibili, rimandandovi a scoprire le altre sul sito www.italianbotanicalheritage.com, tramite i links: luoghi.italianbotanicaltrips.com/marche/, luoghi.italianbotanicaltrips.com/abruzzo/ e luoghi.italianbotanicaltrips.com/molise.

 

Parco Miralfiore

Parco Miralfiore, a Pesaro (PU): situato nel cuore di Pesaro, è un parco urbano naturalistico di grande bellezza. Si estende per circa 20 ettari ed à attraversato da una pista ciclabile e da una pista pedonale sopraelevata, fra alberi e cespugli, con spazi per manifestazioni culturali e lezioni di yoga. Testimonianza della storia e delle sue famiglie più in vista della città è stato riprogettato, all’interno del grande progetto di rigualifica dell’area, dai dottori agronomi e paesaggisti Sabina Filippi e Alberto Giangolini, dello Studio Associato Landesign, che sono riusciti a fondere le tracce del passato agricolo, la salvaguardia per la biodiversità, l’educazione dei cittadini allo sport e al divertimento. Comprende un’ampia zona recintata affidata al WWF, con ambienti acquatici, un breve tunnel subacqueo e una “casa delle farfalle”, poi prati selvatici, in cui crescono numerose orchidee, una zona con piante nutrici e nettarifere, un’altra a bosco igrofilo, un filare di antiche piante di pero affiancato da un altro di giovani piante della medesima varietà storica.

 

Villa Caprile, a Pesaro (PU): adagiata sulle colline di Pesaro Urbino, risale al 1640 come i numerosi giochi d’acqua congegnati per prendere i visitatori alla sprovvista, con improvvisi spruzzi e getti. Divenuta, nel 1876, Villa Caprile divenne una scuola pratica di agricoltura; venduta nel 1925 alla Provincia, è oggi sede dell’Istituto Tecnico Agrario “Antonio Cecchi”.  Il giardino, aperto al pubblico, si sviluppano in tre terrazzamenti, collegati da scale di pietra, e dedicati a giardino all’italiana, aiuole, agrumi e altre piante da frutta e aromatiche. Durante la stagione estiva il teatro all’aperto ospita eventi e appuntamenti culturali.

 

Parco Regionale del Monte Conero

Parco Regionale del Monte Conero, Ancona: area naturale, istituita nel 1987, si estende sul promontorio omonimo, per 6011 ettari, fra falesie rupi, spiagge, colline, boschi e campagne interne. Approdo dell’antichità dei Greci e dei Dori, il Conero prende il nome da Komaros, corbezzolo, che vi cresce in abbondanza. È un luogo meraviglioso, ricco di flora preziosa, animali selvatici, paesaggi meravigliosi e sentieri.

 

Campo Imperatore

Altopiano di Campo Imperatore, Aquila: nel cuore del Parco Natural del Gran Sasso, circondato da alcune delle più elevate e suggestive cime dell’Appennino, si estende l’altopiano di Campo Imperatore, soprannominato il Tibet d’Abruzzo. La vegetazione è esclusivamente erbacea e ricchissima di rarità ed endemismi, con fioriture primaverili ed estive a perdita d’occhio.

 

Riserva naturale di Montedimezzo

Riserva naturale di Montedimezzo: riserva naturale dal 1971, tutela quasi 300 ettari. È un angolo di paradiso dove domina il silenzio assoluto del bosco, a prevalenza di cerro e di faggio, ma ricco di bodiversità; la fauna comprende il gatto selvatico, il tasso, la volperapaci notturni e diurni la tortora, la ghiandaia, il colombaccio. La Riserva comprende aree attrezzate per piacevoli soste, sentieri facilmente percorribili e la possibilità di visitare il Centro di Visita e Museo, situato nello storico Casino demaniale. Potete anche raggiungerla in treno, scendendo alla stazione di San Pietro, per inoltrarvi nei sentieri della riserva.

 

Arboreto Giancarlo Cipressi

Arboreto Giancarlo Cipressi, Contrada Santa Maria Arabona, Manoppello (PE): un esempio virtuoso, coraggiosamente realizzato da Cinzia Toto, giornalista, redattrice di “Gardenia” e appassionata di piante, dedicato alla scoperta della natura, soprattutto per i più giovani. Su una superficie di un ettaro l’arboreto accoglie più di 90 tra alberi e arbusti tipici del territorio, come farnia (Quercus robur), pino d’Aleppo, Ginkgo biloba, tasso, corbezzolo, canforo, carpino, carrubo, faggio, liquidambar, albero dei fazzoletti (Davidia involucrata), melo cotogno e olivo. Vi cresce anche una pianta discendente del caco di Nagasaki, sopravvissuto alla bomba atomica. L’arboreto ospita periodicamente spettacoli, mostre ed eventi dedicati al paesaggio e alla sua tutela, mentre è sempre visitabile la piccola biblioteca dedicata al tema dell’albero.

 

Sorgenti del Pescara

Riserva Naturale Regionale Sorgenti del Pescara, Popoli (PE): situata ai piedi del Colle di Capo Pescara, la Riserva è costituita da un limpido e cristallino specchio d’acqua di originato da una miriade di piccole e grandi polle, con acque provenienti da Campo Imperatore. Le sponde circostanti sono occupate da un fitto canneto che, insieme allo specchio d’acqua, costituisce l’elemento paesaggistico principale.

 

Fiume Tirino, a Bussi sul Tirino (PE): nel Parco Nazionale del Gran Sasso, scorre per 25 chilometri il fiume Tirino, conosciuto in tutta Europa per le sue acque, tra le più limpide e pulite. La cooperativa Bosso, che coniugando turismo responsabile ed educazione ambientale, promuove diverse attività estive, tra cui l’escursione in canoa fino alla sorgente del, immersi in un ambiente meraviglioso.

 

Riserva Regionale Abetina del Rosello

Riserva Regionale Abetina di Rosello, Chieti: al confine tra l’Abruzzo e il Molise sorge una delle foreste più preziose dell’Appennino, l’abetina di Rosello, una riserva costituita in gran parte da abete bianco, che ha sviluppato la capacità di adattarsi alle temperature calde estive. La Riserva è attraversata dal torrente Turcano, nelle cui acque limpide vive il gambero di fiume, specie sempre più rara; la abitano inoltre molti anfibi, uccelli e mammiferi boschivi, come caprioli, lupi e il picchio nero.

Cascate del Rio Verde

Cascate del Rio Verde, a Borrello (CH): spettacolori cascate formate da un triplice salto alto 200 metri, si trovano nella Riserva Naturale Guidata Cascate del Verde,a 800 metri sul livello del mare, immerse in una vegetazione  tipicamente mediterranea, con dominanza di leccio (Quercus ilex) e roverella (Quercus pubescens).

 

Giardino della Flora Appenninica, a Capracotta, Isernia: istituito nel 1963, si trova a 1.525 m sul livello del mare, estendendosi per oltre 10 ettari fino ai margini di una foresta di abete bianco. È un orto botanico naturale, in cui vengono conservate e tutelate le specie vegetali della flora autoctona dell’Appennino centro-meridionale, e numerosi habitat naturali, dal palustre al rupicolo, dalla faggeta all’arbusteto.

 

Villa de Capoa, a Campobasso: risalente al 1700, immersa in 16 ettari di parco, è stata a lungo  motivo di orgoglio per i campobassani, meta di forestieri, botanici e vivaisti. Donata nella seconda metà dell’Ottocento alla città dalla contessa Marianna de Capoa, ha sofferto atti vandalici, incuria e abbandono, ma, se siete in zona, merita comunque una passeggiata fra i suoi percorsi costellati di sedili marmorei ed eleganti balaustre, all’ombra di sequoie, cedri del Libano, cipressi, abeti rossi e tigli.

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