È un po’ che non vi dò notizie del mio ballatoio, arso dal caldo come i giardini e i terrazzi di tutta Italia. Bagno due volte giorno e ancora non basta! I tagete e quelle pesti delle belle di notte (Mirabilis jalapa) continuano imperterriti a fiorire, anche le piante più piccole delle seconde danno segni di sofferenza e si affrettano a produrre semi, rinunciando ai fiori. I tagete, tutti home made, sono davvero una garanzia!
Anche la tulbaghia (Tulbaghia violacea) sta benissimo, le piantine di Centranthus ruber, la Perovskia atripliciflora e la lavanda (Lavandula x christiana) sono ancora in fiore, seppure stancamente; le margheritine dei muri (Erigeron karvinskianus), dopo che le ho tagliate ai primi di luglio, stano ricominciando a fiorire, seppure con capolini più piccoli; i finocchi (Foeniculum vulgare) resistono e svettano su tutti: quest’anno ne ho stistemato uno sul davanzale e l’effetto sovrastante mi diverte molto. La mia adorata gardenia, collocata in un angolo dove riceve soltanto il sole del mattino che comunque è caldo, invece ha preso regalarmi un fiore nuovo al giorno. Anche la profumata Jaborosa integrifolia regalatami da Marisa Aresi (Associazione Piante Guerriere) fa lo stesso. Dei garofanini di Federico Billo solo una pianta produce qualche timido fiore (a proposito: bagnate sia il terriccio sia tutto il cuscino argentato di fitte foglioline). La passiflora è decisamente in frutto. L’ortensia quercifolia resiste ma non fiorisce più (su consiglio di Lucia Mazzarello, del vivaio I Giardini e le Fronde, ho cura di bagnarne bene le foglie, cosa di cui mi è grata, perché in questo modo dò meno acqua al terriccio ed evito colpi di caldo e danni da eccessiva umidità) e lo stesso fa l’abutilon. Le violette reggono, perché all’ombra, seppure con qualche foglia secca, il caprifoglio pure, ma con qualche getto secco, i pelargoni odorosi e le aspidistre stan lì buoni, i trachelospermi (Trachelospermum jasminoides e T. asiaticum ‘Luteum’) e chi li distrugge? Anzi, stanno perfino fruttificando. I Sedum spectabilis si preparano a fiorire…ma le primule si sono arrese e sono sparite tutte, e purtroppo il piccolo Amelanchier x rotundifolia si è seccato tempo fa: è assodato, ormai, il mio ballataio è troppo caldo per questo genere di arbusti.
Poi, proprio ieri, uan sorpresa piccina picciò: dal tubero di un ciclamino (penso si tratti di Cyclamen heredifolium, piantato due anni fa), sono spuntati tue timidi fiori, piccoli, bainco appena rosato, esangui dal caldo. Una piccola, grande emozione per me!
Ma la sopresa più bella l’ho avuta dalla riottosa Urginea maritima, che dopo un anno di sciopero, in cui non ha cacciato fuori manco una foglia, si è data una smossa e, in largo anticipo e nell’arco di una settimana soltanto ha tirato su la sua spiga meravigliosa e all’inizio fin quasi inquietante nella sua velocità: ora è alta un metro e mezzo, fittissima di fiori stellati, che si aprono a partire dal basso. Le ho affiancato due altri bulbi, in altrettanto vasi vicini, che, mi è stato assicurato, avrebbero fiorito questa stessa estate…voglio proprio vedere cosa decideranno di fare!
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