In montagna, a causa di un ciclo vegetativo breve, già verso metà-fine agosto, accanto agli ultimi fiori testardi, ecco che arbusti ed erbe cominciano ad andare in frutto: formano bacche e drupe colorati, a volte commestibili basti pensare ai mirtilli!) ma anche bacelli anneriti, capolini rigonfi, spighe brune, capsule grassocce, ombrelle e altre infruttescenze secche di varie fogge, tutti pronti a compiere il loro bravo dovere, ovvero liberare i semi e assicurarsi la perpetuazione della spcie. Vale davvero la pena di osservarli, in particolare le infruttescenze secche, bellissime nella loro discrezione complessa e nei loro colori sfumati. Teniamone perciò conto anche per il giardino – di montagna, collina, pianura o città che sia-, inserendovi piante particolarmente decorative anche per questa veste, meno appariscente rispetto a quella fiorita, ma forse ancora più intrigante.
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