Diciamolo subito: non è affatto blu. Color malva scuro, più o meno impallidito dal sole. Ma tant’é: Alyogyne huegelii, arbusto deciduo originario dell’Australia meridionale e occidentale, e appartenente alla famiglia delle Malvaceae, si è meritato questo soprannome, in virtù di una certa vaga somiglianza con gli ibischi (stessa famiglia) e della sua vaga colorazione blu. L’ho incontrato la prima volta nei meravigliosi vivai di Torsanlorenzo Gruppo Florivaistico, su segnalazione della mia cara Elisabetta Margheriti, ora a capo dell’azienda con le sorelle Silvia e Luana, dopo la scomparsa del grande Mario, loro padre e per me maestro rimpianto.
Queesta estate l’ho finalmente visto utilizzato nel bel giardino del Geco Resort, nell’isola di Favignana (Egadi, Siclia, per intenderci). Proprio molto carino: sempreverede a crescita rapida, diventa in fretta un arbusto di medie dimensioni (circa 1-2 metri di altezza).
In natura cresce su suoli sabbiosi e pietrosi, ma si adatta bena ad una vasta gamma di terreni, compresi quelli argillosi purché ben drenati, e alla coltivazione in vaso, però, tenetelo bene a mente, non sopporta il ristagno idrico. È semirustico (0°C), vuole il pieno sole e accetta di buon grado le estati asciutte. Le potature drastiche, da fare in tarda primavera, lo spingono ad accestire di più.
Fiorisce a lungo e con generosità, dalla primavera alla fine dell’estate e, nei climi caldi anche oltre, e i suoi fiori campanuliformi si aprono al mattinoper poi chiudersi ogni sera. Se ne preferite una tonalità più scura, optate per la cultivar ‘Santa Cruz’, decisamente più viola.
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