Una cascata di grappoli di fiori bianchi, nella tipica forma delle Leguminose (oggi Papilionaceae) su lunghi e morbidi rami ricadenti, fra fine estate e autunno: è l’adorabile Lespedeza thunbergii ‘Avalanche’, varietà meno diffusa della magnifica specie decidua, di origini giapponesi, a fioritura rosa-violetto. ‘Avalanche’ raggiunge in fretta i 2 metri di lunghezza dei rami e i 1,80 metri di larghezza del cespo, ricadendo dolcemente su sè stessa, come una fontana spumeggiante, caratteristica che la rende perfetta da piantare sopra a muretti e scarpate. La trovo molto elegante, anche se meno vistosa della specie. Graziose anche le foglie, formate da tre foglioline ovali, grigio-verdi, e le bacche, bianche anch’esse.
Da coltivare è molto facile: rustica, preferisce l’esposizione soleggiata pur tollerando la mezz’ombra, e i terreni di medio impasto o sabbiosi, in ogni caso ben drenati, meglio se poveri, che rende più fertili. Trattandosi infatti di una leguminosa, è un’azotofissatrice, ovvero grazie alla simbiosi con i batteri del genere Rhizobium, che vivono in noduli sulle sue radici, cattura l’azoto atmosferico e lo “fissa“ nei supi tessuti sotto forma di azoto organico.
Io l’ho vista nello stand-giardino del vivaio Anna Peyron, a Orticolario 2018, sul Lago di Como, ma la potete trovare anche da altri, tra cui Un Quadrato di Giardino, Priola e Cascina Bollate.
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