La primavera è ormai nell’aria, così, alla prima occasione (la deliziosa mostra mercato a Villa Necchi Campiglio, a Milano, ai primi del mese), ho fatto man bassa di nuove piante e piantine con cui riempire i vuoti del mio amato ballataio. Ne ho comprate così tanti che mi si sono voluti tre viaggi per portarle fino all’entrata e un taxi per arrivare a casa. Gli espositori traboccavano di fiori primaverili, dunque perlopiù nei toni del viola, dell’azzurro e del giallo, che poi sono i miei preferiti.
Ecco dunque cosa ho preso per ora: per la zona più ombrosa (anche grazie al cannicciato che ho applicato alla balaustra), due grossi vasi di pervinca (Vinca minor), che ho piantato alla base della passiflora e del trachelospermo, dell’Erbaio della Gorra, un fantastico elleboro di colore giallo “burro di Bretagna” (Helleborus ‘Super Yellow’), dal vivaio La Montà; da Cascina Bollate, un Pelargonium tomentosum, che mi piace moltissimo, ma che in genere devo ricomprare ogni primavera perchè non passa bene l’inverno, e una graziosissima Viola sororia ‘Dark Freckles’; un’adorabile Viola labradorica, dalle foglie porporine, da F.lli Gramaglia; la primula Belarina ‘Cream’, doppia a fiore giallo pallido e una profumatissima violetta ‘Doppia di Udine’ da Il Peccato Vegetale.
Per la zona più soleggiata, da L’Erbaio della Gorra, ho acquistato una meravigliosa Fritillaria meleagris gigante (nel senso che è alta una quarantina di centimetri, invece una spanna, e le sue corolle a quadrettini sono due volte più grandi normale), due Aubretia deltoidea ‘Cascade Blue’ viola che mi ricorda i fiori d’alta montagna, e quattro incantevoli Iris reticulata, dai fiori bai zaffiro. Da Cascina Bollate, una grande Euphorbia characias wulfenii, dalle infiorescenze verde acido. Da Floricoltura Fenix, tre belle nemesie dai fiori bicolori viola malva e giallo chiaro (Nemesia hybrida ‘Pink Lemonade’ e due vasi di odorose violaciocche (Matthiola incana), due semplici e due doppie. Da Marco e Paolo Gramaglia, ho acquistato, fra tante risate, anche due mente marocchine (Mentha spicata ‘Moroccan’), due finocchi selvatici (Foeniculum vulgare) che ho piantato nelle cassette appese alla ringhiera, invece che nei vasi a terra, per giocare con le altezze, un’erba cipollina (Allium cepa) e un’erba aglina (Allium tuberosum), che non conoscevo: ha le foglie più larghe della precedente e sapore d’aglio, invece che di cipolla.
Infine, da Podere Restelli (incantevole la sua esposizione), ho preso due meraviglie: il tagete perenne, Tagetes leomoinei, profumatissimo, che fiorisce a inizio primavera e poi di nuovo in estate, ma, mi ha avvertito Sofia Meda, se non lo accorcio diventa molto grande, e un’Anisodontea capensis ‘El Rayo’, Malvacea detta “malva del Capo” per la famiglia di appartenenza e le origini sudafricane: è un arbusto ramificato dalla vegetazione leggera, le foglie lobate, verde chiaro luminoso, aromatiche, i fiori a coppa, di 2,5 centimetri di larghezza, rosa corallo, che da aprile a ottobre sbocciano in continuazione, singoli o in racemi ascellari di 2-3. In piena terra può raggiungere 1,5 metri di altezza e larghezza, in vaso si vedrà, ed è semirustica (-1/0°C), anche se le piante di Sofia sono state da lei ambientate a abituate a inverni freddi.
Dopo aver trasferito tutte le mie nuove bambine nei vasi e cassette del mio mini giardino sui tetti, mi sono accorta, con grande gioia, che ho ancora parecchio spazio per altre, in modo da creare l’atmosfera rigogliosa e un selvatica che amo tanto. Nel frattempo, la mitica Lavandula x chrysantha, le tenere violette (Viola odorata), la mini pansé (Viola x writtrockiana) viola e bianca presa l’anno scorso sempre da Fenix, l’Abutilon continuano a fiorire, il secondo in particolare con un’esplosione di corolle giallo-arancio che mi sorprende.
Un’altra new entry, ma già da un paio di settimane, un piccolo limone, preso ad AgruMi, sempre a Villa Necchi Campiglio: chissà come si comporterà.
E ora, ogni volta che percorro il mio ballatoio, sfiorando fiori e foglie, è un succedersi di profumi che mi rendono felice: di giorno, è la volta delle violaciocche, del pelargonio odoroso, dei rosmarini, delle salvie, dei finocchi, dei tagete (una varietà rossa presa l’anno scorso da Podere Restelli è già in fiore, tante altre piantine nate da seme, stano crescendo), la sera, quando mi siedo un poco, mi arrivano le note romatiche delle violette e quelle che portano lontano delle mente marocchine.
2 Commenti
Emmanuelle
11 Marzo 2019 21:20Que des beaux Achats et merci pour les noms de quoi vous copier un peu pour mes futurs jardinières Les coloris sont superbes et votre balcon sera splendide toutes la belle saison
Margherita Lombardi
16 Aprile 2019 17:39grazie, mia cara!
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