Facili, belle e utili, le Oenothera messicane

Oenothera berlandieri

Detta “enotera messicana“, Oenothera berandieri, indicata anche come O. speciosa o ancora come O. speciosa var. berlandieri, è una perenne stolonifera, appartenente alla famiglia della primule (Onagranaceae). È originaria degli Stati Uniti meridionali-occidentali e del Messico settentrionale, dove cresce nelle praterie asciutte rocciose, lungo i pendii assolati, nei boschi aperti, negli incolti e negli ambienti ruderali. Perenne erbacea tappezzante, alta 30-50 centimetri, si allarga in modo esponenziale grazie ai sottili rizomi sotterranei,tanto da risultare invasiva in alcune situazioni. Ha belle foglie allungate, basali e caulinari, caduche o semi-sempreverdi, che talvolta diventano rosse in autunno. Per tutta l’estate e fino ai primi freddi, si ricopre fiori gentili, su steli sottili e un poco arcuati, a forma di coppa, bianchi, con il cuore giallo limone, che talvolta maturando diventano rosa, profumati. Sono piccoli, soffusi di rosa con venature rosa scuro nella varietà childsii (sin.’Rosea’) e grandi, molto abbondanti, rosa pallido con centro giallo in ‘Siskiyou Pink’.

«Oenothera speciosa è  una fantastica tappezzante per i luoghi assolati, ben drenati e anche molto asciutti, perché ha un’ottima resistenza all’aridità», dice Camilla Zanarotti, paesaggista e giardiniera, che la coltiva nel bel Giardino delle Torre e delle piante tenaci, sulle colline di Vicenza, «Fiorisce da maggio fino ai primi freddi. La si considera una pianta da climi mediterranei, ma invece viene benissimo anche da me, dove non piove quasi mai, in estate fa molto caldo e in inverno freddo». È infatti molto rustica, fino a -25°C e oltre. La sua invadenza può risultare fastidiosa nei terreni fertili e ben concimati, mentre in quelli asciutti, ghiaiosi, poveri, è contenuta e risolve brillantemente situazioni difficili. Potete utilizzarla in prima fila nelle bordure, nei giardini rocciosi, lungo i sentieri e le scale di pietra, nella ghiaia (il terreno deve essere ben drenato), nei prati di fiori mediterranei, o magari mescolata ad Allium ornamentali, come ha fatto Camilla (nella foto); inoltre, è una buona pianta antierosione. Per favorire la durata fioritura, eliminate man mano i fiori appassiti, a parte qualcuno per raccolgierne i semi. In autunno tagliate la vegetazione che si sta seccando: ricaccerà in primavera, magari anche un po’ più in là rispetto a dove l’avete piantata.

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