Alla scoperta dell’Oro Nero di Modena

A voi piace l’aceto balsamico? Il condimento ideale sulle fragole, secondo me, in alternativa al succo di limone o arancio. Bruno, vellutato, profumato, agrodolce, detto Oro Nero di Modena, è davvero unico al mondo ed è prodotto in quantità limitata poiché storicamente legato alle province di Modena e Reggio Emilia, perché il loro microclima, caratterizzato da sbalzi termici altissimi fra le calde estati e i rigidi inverni, permette ai mosti di fermentare e maturare  secondo i metodi tradizionali della sua produzione e del suo lunghissimo inecchiamento. Al BIT di Milano ho scoperto un suo produttore di eccellenza, l’Acetaia Leonardi,  un’azienda a conduzione famigliare e a filiera corta, situata a Modena, nella zona conosciuta come Campi Macri, famosa in epoca romana per la qualità della sua agricoltura e del suo allevamento del bestiame. L’azienda ha origini settecentesche, ma è dalla seconda metà dell’800 che si dedica esclusivamente alla produzione di Aceto Balsamico di alta qualità, utilizzando le proprie materie prime. La sede, una magnifica corte settecentesca, è infatti immersa in 10 ettari di vigneti, coltivati prevalentemente a Trebbiano di Modena (uva bianca) e a Lambrusco (uva rossa) nelle qualità di Sorbara, Castelvetro e Ancellotta.

Ebbene, potete visitarla per scoprire in cosa consista il processo produttivo dell’Aceto Balsamico Tradizionale DOP, parteipando alle visite guidate, che si tengono tutti i giorni, su prenotazione, in italiano, inglese, francese e a richiesta anche in tedesco, spagnolo e portoghese, degustando i vari aceti balsamici sia direttamente dalle botti sia nello showroom aziendale, abbinati ad altre eccellenze della regione (salumi, formaggi e vini) e a piatti della cucina emiliana. Un’occasione gustoa da perdere, in un territorio ricco di tradizioni.

Alla visita potete unire altro: tutta l’Emilia Romagna è infatti ricca di giardini, parchi, dimore antiche, castelli, orti botanici, boschi e riserve naturalistiche, vivai speciali, che potete individuare su al link di luoghi.italianbotanicalheritage.com/emilia-romagna . A Modena vi segnaliamo intanto l’Orto Botanico dell’Università di Modena e Reggio Emilia, situato nel centro storico. Fondato nel 1758 per volere del Duca Francesco III d’Este, si estende per 1 ettaro, con 300 metri quadri di serre per il ricovero delle piante: le Serre Ducali ottocentesche, la Serra delle Piante Succulente, la Serretta a clima caldo-umido per la coltivazione di piante carnivore, orchidacee, felci. Nell’Arboreto crescoo circa 700 esemplari arborei e arbustivi, alcuni dei quali ultracentenari, appartenenti a oltre 200 specie, autoctone ed esotiche.

 

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