Andar per vivai: I dintorni di Bologna (Emilia Romagna/2)

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Il secondo itinerario attraverso i vivai dell’Emilia Romagna  esplora il territorio di Bologna, bella e colta città famosa anche per il suo centro storico, con alcuni edifici risalenti al Basso Medioevo, e per i bellissimi colli, a soli a pochi chilometri, in cui si trovano i comuni di Bazzano, Marzabotto, Pianoro, Monterenzio, Savigno e Castello di Serravalle. Il percorso vi condurrà attraverso alcuni vivai, specializzati in rose e frutti antichi, collezioni di glicini, penie, magnolie, felci, piante forestali autoctone, cactaceaa. Comprende anche un fiorista speciale, in trovare oggetti molto graziosi. Virtualmente, parte dove terima il primo itinerario Andar per vivai: L’Emilia-Romagna/1 (Piacenza-Parma-Reggio Emilia-Modena), dal vivaio L’Ippocastano, e potete proseguire per il  terzo (Andar per vivai: l’Emilia Romagna/3 (Verso il Delta del Po).

I vivai

Nella mappa sono indicati i vivai e gli altri indirizzi dell’itinerario proposto. Per ogni vivaio, inseriamo le distanze dagli altri, in modo da facilitarvi la scelta di quali visitare e in quale ordine.

Plantula

Plantula, ad Anzola dell’Emilia (BO): dal 2002 Alessandra e Domenico ricercano e sperimentano nuove specie, adatte al nostro territorio, coltivandole con metodi naturali. Vi troverete piante medicinali, tintorie, aromatiche e commestibili, erbacee perenni, tappezzanti, sia da ombra sia da sole, acquatiche e palustri, autoctone e alloctone rustiche. Alessandra e Domenico, inoltre, progettano e realizzano giardini e terrazzi. Distanze da altri vivai: km 16 da Flò – km 23 da Mondocactus –   km 36 da Flora 2000 – km 43 da Garden Studio – km 36 da Vivaio Vita Verde.

Flò, a Bologna: un luogo molto british, in cui la decoratrice d’interni e flower designer, Annalisa Lo Porto crea composizioni e bouquet di fiori di stagione, accostandoli a materiali raffinati o di arte povera. In vendita anche serre vintage e vasi artigianali in grès.

Mondocactus

Mondocactus, a San Lazzaro di Savena (BO): produce piante succulente rare, minacciate e in via di estinzione, ma anche piante comuni e diffuse. Distanze da altri vivai: km 13,5 da Flora 2000 – km 23 da Plantula – km 9,5 da Flò – km 20 da GardenStudio – km 41,5 da Vivaio Vita Verde – km 38 da Vivaio Vivaverde (collegamento itinerario Emilia Romagna/3 – Verso il Delta del Po).

Flora 2000

Flora 2000 , a Budrio (BO): celeberrimo vivaio fondato molti anni dal vulcanico e simpatico Carlo Pagani, è stato fra i primi a reintrodurre in coltvazione le rose antiche e i frutti antichi. Nel tempo, si sono aggiunte molte altre collezioni: peonie, Geranium, magnolie, lillà, erbacee perenni, arbusti, rampicanti. Al vivaio è annesso un garden, con piccola ma fornita libreria botanica. In base alle stagioni, vi si tengono lezioni di giardinaggio e potatura. Se potete, cercate di prendere appuntamento con Carlo per andare a visitare il suo Bosco incantato, del quale racconta ogni mese sulla rivista Gardenia. Distanze da altri vivai: km 9 da GardenStudio – km 36 da Plantula – km 22 da Flò – km 13,5 da Mondocactus – km 40 da Vivaio Vita Verde.

GardenStudio

GardenStudio, appena fuori Bologna, in via Dugliolo: aperto trent’anni fa da Michele Pasqualini Galliani ed Elisabetta Cavrini, offre un’interessantissima collezione di felci (arboree, rustiche e tropicali), orchidee rustiche (tra cui Cypripedium, Bletilla e Pleione), Hemerocallis, Hosta, Eucomis e rose (antiche, moderne e di David Austin). I titolari inoltre progettano e realizzano giardini, balconi e terrazzi. Distanze da altri vivai: km 32 da Vivaio Vita Verde – km 43 da Plantula – km 31,5 da Flò – km 20 da Mondocactus – km 9 da Flora 2000.

Vivaio Vita Verde

Vivaio Vita Verde, a Galliera (BO) : fondato nel 1997 da Valerio Gallerati per la produzione di giovani piante forestali in vaso, oggi produce piante legnose rare, autoctone, mediterranee anche da seme, frutti selvatici, varietà antiche e piante per rimboschimento, coltivati in contenitori tecnici, come vasi e alveoli antispiralizzazione, che assicurano un materiale vegetale di alta qualità. Notevole l’assortimento della produzione, che comprende a le specie meno diffuse e conosciute, gli endemismi, le specie minori  ritrovare e riprodotte. Distanze da altri vivai: km 36 da Plantula – km 41 da Flo’ – km 41,5 da Mondocactus – km 40 da Flora 2000 – km 32 da GardenStudio.

 

Giardini da non perdere

Giardini del Casoncello

Giardini del Casoncello, a Loiano (BO): creati dalla proprietaria, Gabriella Buccioli, nel podere di famiglia abbandonato da anni, sono un luogo speciale, in cui crescono circa 400 specie diverse, sia comuni che rare, autoctone e ornamentali esotiche. Aperti al pubblico dal 1996, coprono un ettaro di superficie e si articolano in più spazi: il prato misto, l’orto-giardino, il bosco-giardino, il giardino delle erbe, il giardino frutteto, le siepi miste, le bordure di erbacee perenni, il giardino bianco, il giardino giallo, la radura dei prugni blu, la radura del corniolo, la radura dei ciliegi, la radura delle lucciole, il giardino di frescura, la radura dei sambuchi, una zona d’acqua e un giardino roccioso, il giardino dell’aia, caratterizzato da grandi filadelfi, il giardino delle mediterranee, con cisti, Phlomis ed altre specie insolite sull’Appennino. Le piante, disposte in modo perlopiù informale, sono lasciate libere di crescere e sono il rifugio di tanti piccoli animali.

Villa Pasolini dell’Onda

Parco di Villa Pasolini dall’Onda, a Imola (Bo): circondato da querce secolari, si estende per circa 180 ettari, di cui 22 a vigneto, con un prezioso, piccolo giardino all’italiana, formato da un ricamo di siepi squadrate di bosso (Buxus sempervirens), risalente alla fine del Settecento, e da un piccolo labirinto, una collezione di rose antiche, moderne, di roselline Bengala realizzata nell’Ottocento, e una di lavande, a fare da tramite fra la villa e la campagna. Oggi il giardino appartiene al circuito Grandi Giardini Italiani.

 

Borghi medioevali da visitare.

Vi suggeriamo, mentre andate per i vivai del Bolognese, di visitare anche qualcuno dei borghi medioevali che caratterizzano la provincia di Bologna e in particolare Dozza (Imola), con la sua Rocca, complesso monumentale trasformato da Caterina Sforza in castello fortificato e adibito, in epoca rinascimentale, a residenza nobiliare; Borgo di San Pietro, situato sulle colline di Ozzano, ai confini con il Parco regionale dei Gessi Bolognesi e dei calanchi dell’Abbadessa, con la sua torre, recentemente restaurata, la chiesa medioevale e due fontane del 1400; Malacappa, frazione di Argelato, in cui il tempo sembra essersi fermato; Selva Malvezzi, frazione di Molinelli, borgo quattrocentesco, rimaneggiato nel 1600, periodo a cui risalgono il palazzo padronale e il palazzo del Governatore.

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2 Commenti

  • Franco Dibiase
    17 Novembre 2019 16:48

    Spett.le Italian Botanical Trips,

    Le chiedo in quale vivaio dell’Emilia Romagna potrei acquistare tre tipi di piante, in numero tale da fare una piantagione di qualche ettaro. Le indico di seguito le specie:
    1. Quercus Pubescens Roverella specie tartufo inoculato tartufo scorzone;
    2. Leccio Quercus Ilex specie tartufo inoculato nero pregiato;
    3. Roverella Quercus Pubescens specie tartufo inoculato nero pregiato.

    La ringrazio in anticipo per il supporto che vorrà darmi.

    Cordialmente,

    Franco Dibiase

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