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Ed eccoci al terzo itinerario fra i vivai sardi: più breve e veloce dei primi due, per il numero dei vivai selezionati e le minori distanze da percorrere, si sviluppa nella zona di Cagliari, nella Sardegna meridionale, terminando o incominciando con la visita dell’Orto Botanico dell’Università di Cagliari, traboccante specie rare ed esemplari spettacolari. I vivai sono tre, ma, come scoprirete, molto diversi fra loro. Ovviamente potete unirle questo percorso ai due precedenti della Sardegna (Andar per vivai: dalle spiagge settentrionali ai nuraghi, Sardegna/1 e Andar per vivai: attraverso la Marmilla, Sardegna/2), così come inserirvi qualche visita alle oasi e riserve naturalistiche, di cui la regione è molto ricca.
I vivai
Nella mappa sono indicati i vivai dell’itinerario proposto. Per ogni vivaio, inseriamo le distanze dagli altri, in modo da facilitarvi la scelta di quali visitare e in quale ordine.
Vivaio Antonello Atzeni – Insolite piante per il giardino sardo: situato a Monastir (CA), è conosciuto per la collezione di piante mediterranee o comunque adatte ai giardini della Sardegna, tra cui specie insolite e suggestive topiarie di ginepro. Attenzione: la geolocalizzazione si riferisce al vicino paese di Assemini, poiché Monastir non è rintracciabile da Google Maps. Distanze da altri vivai: km 30 da La Serra Fiorita – km 38 da Sgaravatti Land – km 24 da Orto Botanico di Cagliari.
La Serra Fiorita, ad Assemini (CA): nato quarant’anni fa, il vivaio è specializzato nella coltivazione piante da interno e da esterno, fra cui ibischi, mirto, lantana, pelargoni e piante della macchia mediterranea, indicate per i giardini sardi. Distanze da altri vivai: km 38,5 da Sgaravatti Land – km 30 da Vivaio di Antonello – km 37,5 da Orto Botanico di Cagliari.
Sgaravatti Land, a Capoterra (CA): vivaio appartenente dello storico gruppo Sgaravatti (è nato in Veneto nel 1820), è presente in Sardegna da oltre 50 anni. Situato a 14 chilometri da Cagliari, produce migliaia di piante, per la maggior parte specie tipiche dell’area mediterranea. Fra queste, una collezione di 400 varietà di Hibiscus rosa-sinensis, di cui alcune rare e inusuali, disposte in un colorato giardino dimostrativo. Un’altra sua specialità sono i tappeti erbosi, selezionati in collaborazione con ricercatori universitari per resistenza resistere al calpestio, al caldo, alla siccità, alla salinità dell’acqua, e le basse esigenze di manutenzione. Distanze da altri vivai: km 19 da Orto Botanico di Cagliari – km 38 da Vivaio di Antonello – km 38,5 da La Serra Fiorita.
Orto botanico dell’Università Cagliari, a Cagliari: inaugurato nel 1866, ospita circa 600 alberi, 550 arbusti e 75 specie lianose, 800 esemplari in vaso e 1000 succulente, parte in serra e parte in piena terra. Comprende il settore mediterraneo, con piante caratteristiche delle tre fasce vegetazionali della Sardegna e di specie provenienti da aree a clima mediterraneo; il settore tropicale; e il settore delle piante succulente, che ospeica anche molti esemplari monumentali appartenenti ai generi Ficus, Dracena, Casuarina, Eucalyptus, Dasylirion e Nolina, una grande Argania Sideroxylon, pianta endemica del Marocco, unica negli Orti Botanici italiani e forse europei, e una spettacolare Euphorbia canariensis.
Giardini, orti botanici, oasi naturalistiche, passeggiate lungo il percorso
Cercateli su www.italianbotanicalheritage.com: puntate su “luoghi“, vi si aprirà una tendina con tutte le regioni, cliccate sulla parola “luoghi”, inserite la regione Sardegna, provincia di Cagliari e, utilizzando la voce “categoria“ che compare in alto a destra, selezionate: dimore storiche con giardino / giardini e parchi storici / giardini e parchi contemporanei / locali tipici…/ musei botanici…/parchi naturali. Oppure scorrete tutto l’elenco dei luoghi di interesse botanico nella provincia Cagliari.
Da non perdere, in ogni caso, le Dune di Piscinas, allungando il tragitto fino al comune di Arbus, nella Sardegna occidentale: soprannominata “il piccolo Sahara italiano”, è un’area di dune sabbiose fra le più grandi e alte d’Europa, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Particolare la flora, formata da una vegetazione endemica perfettamente adattata all’ambiente dunale, e la fauna, comprendente il cervo sardo, la testuggine mediterranea e la tartaruga marina Caretta caretta, che qui depongono le uova nelle notti di giugno e luglio.
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