La Rosa ‘Ballerina’ di Silvia

È arrivato dicembre, portando con sé il freddo, la prima neve e…le ultime rose. Alcune, infatti, sono benedette da una rifiorenza tanto prolungata da arrivare a Natale e oltre. Fra queste, le mie predilette sono le varietà che si ostinano a produrre i loro fiori, più piccoli e un po’ stinti rispetto alle fioritura della bella stagione ma ugulamente preziosi, mentre già maturano i cinorrodi, come ragazze mature che ancora si portano addosso la propria giovinezza. La prima fra tutte è Rosa ‘Ballerina’, tanto delicamente dipinta dalla dolce e brava pittrice Silvia Molinari: c’è tutta la grazia di questa rosellina tardiva, la leggerezza della corolle e delle foglioline, la minuzia dei cinorrodi simili a pendagli di corallo, nei suoi acquarelli!  È una rosa che mi fa tenerezza, anche perché ne cresceva una pianta nel perduto giardino di famiglia, sul Lago di Como. Appartenente alla categoria delle Rosa Moschata e ottenuts da Bentall nel 1937 in Inghilterra, ‘Ballerina’ è un cespuglio di taglia media (180 centimetri in altezza per 150 di larghezza), con rami sono piacevolemente arcuati che si caricano di grandi mazzi di fiori piccoli, semplici, rosa con cuore bianco: sono poco profumati, ma pazienza, è anche tanto robusta, molto rustica e di bassa manutenzione.

La brava Rita Paoli, del vivaio Le Rose di Firenze, di Stefano Magi, mi ha suggerito altre due varietà dal comportamento simile, ‘Old Blush’ e ‘Cadinal Hume’, e sicuramente ve ne sono altre ancora.

Rosa ‘Old Blush’, nota anche come  ‘Parsons’ Pink China’, ‘Old Blush China’, ‘Old China Monthly’, è una Rosa Cinese: derivata da Rosa chinensis è considerata la prima rosa dell’Asia orientale a essere arrivata in Europa, sicuramente in Svezia nel 1752 e in Inghilterra prima del 1759. Coltivata però in Cina da molti secoli, è ancora oggi reputata una delle migliori rose cinesi antiche da giardino; in Italia è stata ampiamente utilizzata nelle ville storiche, per formare bordure lungo sentieri e viali. Molto rustica, robusta, tollerante la mezz’ombra e i terreni poveri, raggiunge i 100-150 centimetri di altezza e diametro, ma può anche essere coltivata come piccolo rampicante, fino a 250 centimetri di altezza e larghezza. Da maggio-giugno forma fiori semidoppi, rosa argentato, dall’inteso profumo di rosa Tea: può fiorire fino a gennaio, mentre maturano i piccoli cinorrodi rossi. Le foglie sono verde scuro e fanno ben risaltare il rosa antico delle corolle.

Rosa ‘Cardinal Hume’ è invece una rosellina moderna: Floribunda selezionata da Harkness nel 1984, prediletta da David Austin, l’ibridatore creatore delle Rose Inglesi, nonostante non sia stata ottenuta da lui. Arbusto di taglia contenuta (90 centimetri di altezza e 120 di diametro), si ricopre di corolle semidoppie, ricche di petali porpora scuro, leggermente appunti, dall’inteso profumo di muschio, in fitti grappoli. In autunno si trasformano in cinorrodi rosa scuro, che continuano a essere accompagnati da qualche fiore fino ai primi geli. Mediamente resistente alle malattie, rustica, con foglie verde scuro, può essere utilizzata anche come rosa da taglio, coprisuolo, ma anche come piccolo rampicante alto 180 centimetri, quindi perfetta per il vaso.

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