I ciliegi da fiore mi piacciono proprio, ormai lo avrete capito, ma del resto come si fa a resistere alla grazia della loro fioritura e allo splendore del loro fogliame autunnale? Per non parlare delle loro magnifiche cortecce, rosso-bruno lucido. Ecco dunque altri quattro, che ho incontrato o reincontrato in questi giorni, nei vivai e lungo le strade di Milano. Ditemi poi quale vi piace di più.
Prunus incisa: è la specie botanica detta Fuji Cherry, che cresce nei boschi delle montagne del Giappone centrale. Prende il nome specifico dall’aspetto delle foglie, doppiamente e profondamente incise. È un piccolo albero che nelle migliori condizioni raggiunge lentamente i 6 metri di altezza e fiorisce in marzo-aprile, ricoprendosi di piccole corolle bianche, pendule, a forma di campanella, con calice e picciolo in genere più o meno sfumati di porpora, seguite da piccole ciliegie rosse. Rustica fino a -20 °C, ha dato origine a molti ibridi e cultivar, fra cui P. incisa ‘Praecox’, che fiorisce in inverno e P. incisa ‘February Pink’, dai fiori rosa pallido fra l’inverno e l’inizio della primavera e produce piccoli frutti rotondi rossi. Un gran bel ciliegio, al quale però dare lo spazio necessario.
Prunus incisa ‘Kojo-no-mai’: varietà a fioritura precoce dall’aspetto delicato, a portamento arbustivo, di sviluppo contenuto e dalla crescita lenta (raggiunge 1,50-2,50 metri di altezza e larghezza, in 20-50 anni), perfetta dunque la coltivazione in vaso e per piccoli giardini. In marzo, prima della comparsa delle foglioline o assieme alle prime, si ammanta di mazzetti di corolle semplici, leggadre, a forma di campanella, bianche o rosa pallido, che si scuriscono man mano al centro. Le foglie diventano rosso-arancio in autunno. La vegetazione è compatta, con rami contorti. Una vera delizia!
Prunus x subhirtella ‘Pendula Rubra’: grande arbusto o piccolo albero a portamento pendulo, raggiungge in 10-20 anni 2,50-3,50 metri di altezza e larghezza, per cui richiede uno spazio adeguato. I fiori, semplici, rosa carico, piuttosto grandi, sbocciano perlopiù in marzo, sui lunghi rami, prima della comparsa delle foglie. Mi piace molto, per questo suo portamento danzante e per la delicatezza dei suoi fiori.
Prunus serrulata ‘Amonogawa’: di origine giapponesi, è albero deciduo a portamento strettamente colonnare, con rami eretti quasi addossati al fusto, per questo motivo molto utilizzato nell’arredo urbano. Infatti è da tempo comune nella nostre città, dove sembra resistere alle temperature estive in aumento, contrariamente ad altri ciliegi ornamentali. Fiorisce, e con quale appondanza, a fine marzo-aprile, ricoprendosi letteralmente di fiori semidoppi, grandi, rosa pallido, profumati. Le foglie, che si aprono dopo che è iniziata la fioritura, sono grandi, ellittiche, verde bronzo da giovani, poi verde chiaro e infine giallo oro soffuse di porpora in autunno. Non è fra i ciliegi ornamentali che amo di più, proprio per questo suo portamento poco armonioso e la fioritura fin troppo vistosa, ma tuttavia ha il suo perchè.
Dove acquistarle? Non è difficile trovarle in molti nostri vivai, fra cui Cappellini Piante, Vivai Ivano Guagno, Agricola Home&Garden.
Mi raccomando: date loro un’esposizione soleggiata ma fresca e un terreno fertile, fresco, ben drenato.
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