Che pianta strana! La prima volta che l’ho vista le sue fogliolone bollose e maculate mi hanno fatto venire in mente un grosso rospo acquattato in uno stagno… Podophyllum ‘Spotty Dotty’, nome completo Podophyllum hexandrum (sin. versipelle) ‘Spotty Dotty’, perenne rizomatosa decidua o semi sempreverde, è davvero piena di sorprese.
Innanzitutto la famiglia cui appartiene: Berberidaceae, l’avreste mai detto? Poi le foglie: enormi, a ombrella, dalla forma variabile da esagonale a palmata, con 6-7 lobi, spesse, con nervature prominenti, macchiettate di verde scuro e ruggine, sono sorrette da un robusto stelo centrale pubescente e rossiccio. E infine i fiori: stretti, campanulati, color granata, riuniti in vistosi mazzi penduli, spuntano sotto le foglie, a metà-fine primavera, seguiti a volte da frutti rotondi carnosi.
Questa strana creatura dall’anima silvestre, che raggiunge i 60-80 centimetri di altezza e i 50 di larghezza, ama le posizioni in mezz’ombra, ombra luminosa e persino ombra profonda, fresche ma riparate, i terreni fertili, umiferi, freschi ma ben drenati, a reazione acida o neutra.
Essendo la specie di origine himalayana, Podophyllum ‘Spotty Dotty’ è decisamente rustica, ma può soffrire a causa dei gelate primaverili, quindi nel caso abbiate cura di proteggerla. Nel tempo può diffondersi da sola, grazie ai rizomi. Il terriccio va conservato fresco ma evitando di inzupparlo; ho letto però che se invece in estate la si lascia all’asciutto, andrà tranquillamente in riposo, immagino perdendo le foglie.
Ne siete tentati e avete le condizioni giuste per coltivarla? Potete trovarla da Un Quadrato di Giardino e Azienda agricola Zanelli.
Attenzione: tutta la pianta è tossica.
2 Commenti
Novella
17 Settembre 2018 13:51Davvero particolare!
Margherita Lombardi
17 Settembre 2018 15:51Vero?
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