Andar per orchidee

Il periodo fra (febbraio) aprile e i primi di giugno è il momento migliore per andare ad ammirare in natura le piccole, bizzarre, caparbie  orchidee selvatiche. Vi suggeriamo quattro mete in particolare:

 

Orchis mascula (ph. dal web)

1-Il Parco Naturale del Monte Baldo, sopra il Lago di Garda (Trento): ricchissimo di fauna e flora, è uno dei punti di riferimento per chi ama le orchidee selvatiche, con un panorama mozzafiato sul lago e le montagne. Sul versante occidentale, in primavera fioriscono Orchis simia, Limodorum abortivum, Ophrys bertolonii, Ophrys insectifera, Orchis mori, Orichis tridentata e Orchis militaris. A fine primavera, compaiono Ophrys apifera, Ophrys holosericea, moltissime Anacamptis pyramidalis e più raramente Orchis purpurea. Sul versante orientale se ne incontrano molte altre, fra cui Cephalanthera rubra, e, salendo di quota, Neottia nidus-avis, Orchis mascula, Platanthera bifolia, Cephalanthera longifolia, C.damasonium, Dactylorrhiza sambucina, e, in estate, Traunsteinera globosa, Orchis ustulata, Gymnadenia odoratissima, Nigritella nigra e Coeloglossum viride.

 

ph. Daniele Armillotta dal web

2-Parco Nazionale del Gargano, promontorio del Gargano, in Puglia: istituito nel 1991, è tra i più grandi parchi d’Italia, con superficie di circa 165.000 ettari, ricchi di bosco a pino d’Aleppo lungo la costa, e di querce e faggi, e molti altre presenze arboree di pregio. Suddiviso in diverse riserve, comprende circa 2000 specie floristiche; tra le più rare vi sono la “campanula del Gargano” (Campanula garganica) e oltre 80 specie di orchidee, appartenenti a 17 generi diversi, fra cui alcune endmeniche quali Ophrys garganica, Ophrys promontorii e Ophrys sipontensis.

 

Valle delle Orchidee (Ph. dal web)

3-La Valle delle Orchidee nel comprensorio del Monte Cervati, all’interno del Parco Nazionale del Cilento, Valle di Diano e degli Alburini, presso il Comune di Sassano (SA). Su una superficie di 47 chilometri quadrati, crescono ben 184 entità diverse (68 specie, 57 sottospecie, 35 varietà, 24 ibridi), tenendo anche conto che in tutto il parco ce ne sono crescono ben 284 entità delle 319 segnalate in tutta Europa e nel Bacino del Mediterraneo. La sezione Vallo di Diano/Cilento del GIROS (Gruppo Italiano per la Ricerca sulle Orchidee Spontanee) organizza escursioni guidate alla loro ricerca (per i contatti, guardate il link) e spesso i fotografi naturalisti vi organizzano workshop fotografici.

A proposito, se siete nel Cilento, vi consigliamo di soggiornare alla Locanda San Fantino, nel paese medioevale di San Giovanni a Piro, a 5 chilometri dal paese di Scario, dal bel porticciolo e lungomare. La locanda è anche azienda agricola biologica e biodinamica, che produce olio extravergine di oliva, vini, mirto, nocino, limoncello, confetture, miele di fiori selvatici, passate e altre delizie che potrete gustare. Il proprietario, Sebastiano Petrilli, vi incanterà e fino a giugno potete anche partecipare a corsi molto interessanti che organizza, fra cui foraging, cucina naturale e yoga.

 

Orchis papilionacea (ph dal web)

4-Nel Parco Nazionale del Vesuvio : nonostante sia completamente inserito in un contesto estremamente antropizzato, è ricchissimo di fuana e flora, quest’ultima formata da oltre 600 specie, di cui il 40%  mediterranee, il 20% cosmopolite e 18 endemiche, tra cui la rara Silene giraldi. Nei prati lungo lungo le sue pendici 23 specie di orchidee selvatichetra cui  l’orchidea farfalla (Orchis papillonacea), una delle più precoci, Orchis maculata, Anacamptis papillonacea, Anacamptis pyramidalis, Dachtylorhiza romana e Orphys sphegodes.

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