Fiori d’artificio: Scadoxus mutiflorus katherinae

Scadoxus mutiflorus katherinae (ph. Margherita Rossini)

Lo abbiamo scoperto, Cristiana Serra Zanetti ed io, alcuni anni fa, nello scrivere Le Bulbose (Salani 2010), ma mi ci ha fatto ripensare la mia cara Margherita Rossini, ottima giardiniera, che ha inizato a coltivarlo nel suo giardino (le foto sono sue): è Scadoxus mutiflorus katherinae, un nome lunghissimo per una bulbosa dall’aspetto parecchio tozzo seppu con una sua bellezza. L’infiorescenza, che sboccia in estate, formata da piccoli ed esili fiori rosso sangue, somiglia a pennello da barba o a un fuoco d’artificio appena scoppiato. Alla base dello stelo robusto ha due foglie carnose nastriformi, ampie e arcuate, verde vivo, che si sviluppano completamente solo alla fine della fioritura.

Appartenente alla famiglia delle Amaryllidaceae, soprannominato in inglese blood lily, proviene dalle foreste e dalle savane africane, e qui, come potete immaginare, è delicato (la sua temperatura minima ottimale di crescita è 16°C). Lo si può quindi coltivare all’aperto solo nei climi caldi, mentre altrove il bulbo va tirato e conservato fino a primavera, oppure va piantato in vaso. Il bulbo si mette a dimora in primavera, in qualsiasi terreno ben drenato, al sole o in mezz’ombra, tenendo conto che ogni pianta occupa circa 20 centimetri di larghezza e raggiunge i 40 di altezza (quindi che il vaso sia sufficiemente alto e robusto, o si ribalterà). In piena terra e in vaso concimatelo e bagnatelo con regolarità prima della comparsa delle foglie.

Ne potete trovare bulbi e piante da Floriana Bulbose: pensateci per tempo.

Scadoxus mutiflorus katherinae (ph. Margherita Rossini)

 

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