Rubus squarrosus, il rovo al contrario

Altro che la foresta di rovi che sommerse il castello della Bella Addormentata nel Bosco, obbligandola ad attendere cento anni il bacio del vero amore. Quelli della celebre, antichissima fiaba, arrivata fino a noi attraverso mille versioni, fra cui le intepretazioni di Charles Perrault deli fratelli Grimm, erano dei comuni rovi selvatici (Rubus ulmifolius o R. fruticosus, le due specie più diffuse in Europa), arbusti sarmentosi, indistruttibili e molto spinosi, sì, ma niente a che vedere con Rubus squarrosus, che ho scoperto nel vivaio Central Park, verde grotta di Aladino tanto trabocca di tesori botanici. Originario della Nuova Zelanda, famiglia delle Rosacea, è un rbusto sempreverde sarmentoso dal comportamento molto curioso: quando si trova a crescere fra piante alte, produce rami lunghi anche 10  metri, grazie ai quali si fa largo fra le altre piante, utilzzandole come sostegno; quando invece cresce in posizioni aperte, allora rimane un cespuglio ingarbusgliato, alto e largo da 30 a 300 centimetri, dai rami e rametti fittamente intricati.

E non è finita qui: i rami possono essere estremamente spinosi, con spine grandi, ricurve, gialle, oppure inoffensivi, così come le foglie possono essere presenti o avere l’aspetto di verdi rametti spinosi. «È un rovo al contrario, con il tronco inerme e le foglie, ridotte a rami, molto spinose, con le quali si aiuta ad aggrapparsi agli alberi», spiega Mario Mariani di Central Park. In realtà, accade spesso che foglie, singole o formate da 3-5 foglioline, lunghe 5 centimetri, con margini dentati, che si formano in cima a gambi spinosi, riducano talmente la loro superficie da che ne rimane solo la costolatura centrale.

«La bellezza di Rubus squarrosus sta proprio in queste foglie-rami, verde brillante in contrasto con spine gialle. I fiori e i frutti invece sono piccoli e stupidini», prosegue Mario. I fiori, bianchi, da noi sbocciano in estate; i frutti (in realtà falsi frutti compositi, detti sorosi) sono rosso pallido e piuttosto asciutti.

Veloce a crescere, molto rustico, questo rovo agguerrito preferisce i terreni freschi ma ben drenati, al sole o mezz’ombra. Tenendo conto del grande vigore, usatelo con attenzione: per esempio in vaso, come rampicante, oppure in piena terra lungo una rete di confine, che rivestirà in fretta, alla faccia di malintenzionati, animali e principi azzurri!

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