Nei nostri boschi è facile trovare, in fiore fra gennaio e marzo, Eranthis hyemalis, detto aconito d’inverno, piccola erbacea perenne rizomatosa-tuberosa, dalla vistosa fioritura giallo intenso, diffusa in Europa meridionale-orientale, dalla Francia meridionale alla Bulgaria. In Italia, in particoalre, in tutte le regioni, salvo Val d’Aosta, Sicilia e Sardenga, fino ai mille metri di altitudine (fonte l’ottimo www.actaplantatum.org)
Curiosando nel web (fonte http://the-genus-eranthis.blogspot.com/2012/12/eranthis-byunsanensis-fairlynew.html) ho scoperto il genere Eranthis, famiglia delle Ranuculaceae, comprende otto specie, tutti indicati con lo medesimo soprannome: la maggior parte sono a fiore giallo-arancio, alcune, più rare, bianco. Fra queste, Eranthis byunsanensis, una vera piccola delizia: ha corolle aggraziate, con un ciuffetto di stami e foglie grigioverdi, disposte sia sotto il fiore, a mo’ di collarina, sia basali. Originaria della Corea meridionale, dotata di un rizoma tuberoso globoso, è stata descritta soltanto nel 1993: secondo alcuni botanici è sinonimo della specie giapponese E. pinnatifida (in effetti si assomigliano parecchio), ma altri non sono d’accordo, perché i suoi petali alla base sono disposti a imbuto e sono interi, mentre quelli di E. pinnatifida hanno bordi più o meno irregolari. Sono comunque in atto indagini genetiche, quindi non ci rimane che attendere.
In ogni caso, mentre semi e rizomi di E. pinnatifida sono disponibili presso i vivai (inglesi, in Italia mi pare di no), quelli di E. byunsanensis non li ho proprio trovati in vendita.
Un po’ di botanica. Gli Eranthis sono considerati fiori arcaici, in virtù della loro struttura “aciclica”: tutti gli elementi (calice, corolla, androceo e gineceo) sono disposti a spirale. Gli Eranthis in particolare hanno solo tepali, o sepali con petali molto ridotti, inseriti in un unico verticillo (in circolo intorno allo stesso asse). I fiori sono sessili, cioà nascono direttamente dal rizoma tuberoso, perlopiù orizzontale. Sotto alla corolla si sviluppa una coroncina di brattee simili a foglie, che svolgono la funzione di calice. Oltre a queste, dette cauline, perché si formano lungo il picciolo del fiore, ci sono le foglie basali, che si sviluppano (del tutto solo dopo la fioritura), direttamente dal rizoma, a loro volta portate da lunghi piccioli: sono peltate, con lamina divisa quasi completamente in 3-5 segmento, ciascuno con apice rotondo (palmatosette).
Per chi fosse interessato, ecco l’elenco delle specie (curiosamente, sono tutte asiatiche, salvo una):
Eranthis albiflora, Cina occidentale
Eranthis byunsanensis, Corea meridionae
Eranthis cilicica, Asia sud-occidnetale
Eranthis hyemalis, Europa meridonale-orientale
Eranthis lobulata, Asia centrale
Eranthis longistipitata, Asia centrale
Eranthis pinnatifida, Giappone
Eranthis sibirica, Aisa nord-orientale
Eranthis stellata, Asia orientale (Cina settentrionale, Corea, Russia sud-orientale)
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