Ho il piacere di ospitare su IBT un altro contributo davvero speciale: un articolo scritto da Nicola Lochi, garden designer e co-amministratore del gruppo FB Clematidi, fondato da Domenico Brambilla. Innamorato pazzo di questi rampicanti così generosi e facili, ne possiede una bella collezione. Protoagonista del suo scritto è un ibridatore polacco che, nella seconda metà del Novecento, ha creato moltissimi nuovi ibridi e cultivar, molte delle quali assai diffuse. Un grande grazie a lui e a Giovanna Arcesi, che ha mi ha messo in contatto con Nicola e ha redatto quest bell’articolo.
«Il Fratello delle Clematidi»
«L’abitudine rende a volte ciechi, la curiosità permette di vedere oltre la recinzione del nostro giardinetto.
In campo orticUtlurale raramente guardiamo verso est, verso i paesi del blocco ex sovietico, perdendo storie importanti che andrebbero raccontate.
Ci sono clematidi molto diffuse che hanno un nome polacco, anche se alcune sono state ribattezzate per motivi commerciali.
Molte sono uscite dalle mani dello stesso ibridatore, Stefan Franckzak (1917-2009), gesuita polacco che dagli anni ’60 si dedicò all’ibridazione di clematidi ed è ad oggi forse il più prolifico creatore di ibridi (80 cultivar di cui 68 registrate), molti di grande qualità.
Scelse per loro nomi polacchi, soprattutto di personaggi storici ed ecclesiastici, forse proprio per diffondere attraverso le sue piante anche l’interesse per la storia e la cultura del suo amato paese: da Fryderyk Chopin a Jan Pawel II, per citare solo i più famosi, si apre un gioco di scatole cinesi che collega uomini e piante nel tempo e nello spazio.
Stefan era il dodicesimo di quattordici figli di piccoli proprietari terrieri molto religiosi; dopo gli studi di Scienze agrarie e Zootecnia, prese i voti dell’Ordine dei Gesuiti.
Il Collegio Gesuita di Varsavia voleva costruire una chiesa sui propri terreni, contro il parere delle autorità comuniste dell’epoca che minacciarono di requisirli.
Pur di non perderli, i Gesuiti adibirono il terreno a giardino aperto al pubblico e Stefan fu incaricato del progetto.
Colmò il giardino di iris ed hemerocallis e decise di coprire le recinzioni e i vecchi alberi da frutto con le clematidi, che crescendo li avrebbero rapidamente ricoperti.
Inizialmente ottenne le piante importandole, in clima di guerra fredda, grazie ai contatti internazionali dei gesuiti; ottenne dagli Stati Uniti e dall’Europa occidentale oltre 900 cultivar di piante diverse e il giardino divenne presto meta di pellegrinaggio da parte degli appassionati di tutta la Polonia.
Quando notò alcuni semenzali nati spontaneamente e con caratteri interessanti, iniziò a seminare clematidi selezionando le piante per vigore, salute, colori brillanti, petali consistenti, stami contrastanti, tenendole in osservazione anche 12 anni prima di registrarle per essere certo della stabilità dei caratteri e della facilità di coltivazione.
Intanto pubblicava articoli sui bollettini delle principali società mondiali e sulla la stampa polacca e via via divenne una voce autorevole e un relatore molto richiesto; un suo libro sulle clematis fu pubblicato in polacco nel 1996.
Nel 2003 cambiò il rettore del Collegio, che decise il trasferimento di Franckzak e lo smantellamento del giardino; a nulla servì la mobilitazione di numerosi appassionati da tutto il mondo, gli fu permesso di restare quando il grosso della sua collezione in situ era andata persa.
Poco prima di morire fu insignito della più importante onorificenza polacca, la croce dell’Order Odrodzenia Polski, per il suo contributo al progresso dell’Orticoltura internazionale; una targa lo ricorda vicino al suo amato giardino.
Per fortuna gli scambi che ebbe coi vivaisti di tutto il mondo e il lavoro dei suoi compatrioti hanno permesso a molte sue clematidi di sopravvivere alla cecità di chi ne voleva decretare la scomparsa.
Una clematide che porta il suo nome (‘Stefan Franckzak’ alias ‘Brother Stefan’) è il tributo del vivaista polacco che sta recuperando e portando avanti il suo lavoro, Szczepan Marczynski.
Oggi Fratello Stefan vive nei nostri giardini e terrazzi grazie alla sua intelligenza e lungimiranza, al suo lavoro incessante e metodico, al suo guardare al mondo non solo come a un grande mercato ma anche come terra di condivisione di esperienze ed amicizie e, forse, alle sue leggendarie modestia e diligenza che fecero di lui un Uomo di Fede e di Piante».
Grazie di cuore, Nicola e Giovanna! Ed ecco a voi una piccola scelta, fra quelle facilmente reperibili in Italia e in Inghilterra, delle belle creature di Fratello Clematide.
Clematis ‘Polish Spirit’ (o ‘Spirito Polacco’). Viticella (Gruppo Potatura 3). Rampicante deciduo di medie dimensioni con foglie pennate. I fiori singoli aperti fino a 9 cm di larghezza hanno quattro o cinque sepali viola scuro con una barra più chiara lungo la costa centrale con stami bianco-verdastri e violacei. Fiorisce da metà estate a fine autunno.
Clematis ’Stefan Franczak’ (o ‘Brother Stefan’). Ibrido a grande fiore (Gruppo Potatura 2). Rampicante deciduo, produce eleganti fiori luminosi a forma di stella blu zaffiro con una barra più chiara lungo la costa centrale, che sbianca verso il centro, a contrasto stami gialli dorati. I fiori sono di medie/piccole dimensioni 6-10 centimetri, con sepali dai bordi leggermente ripiegati. fioritura primaverile, e una seconda a settembre/ottobre.
Clematis ‘Warszawska Nike’. Ibrido a grande fiore (Gruppo Potatura 2). È una delle Clematis rampicanti più popolari. Decidua, si ricopre di grandi fiori vellutati viola porpora di diametro (fino a 18 cm) a contrasto stami dorati. Ha una crescita moderata ed è perfetta per grandi contenitori e sui terrazzi, fioritura prolungata primaverile, e una seconda autunnale.
Clematis ’Emilia Plater’. Viticella (Gruppo potatura 3). Rampicante deciduo, dalla fioritura lilla al blu medio fino al blu-viola con una barra centrale leggermente più scura venata, antere crema o giallo-verdastre su filamenti bianchi. Il colore del fiore può variare a causa delle condizioni del suolo e della luce. Inizia a fiorire da giugno all’autunno, regalando prolungate fioriture.
Clematis ‘Jan Pawel II’ (anche ‘John Paul II’). Ibrido a grandi fiori (Gruppo Potatura 2). Rampicante deciduo a crescita moderata. Grandi fiori, con diametro dei fiori 10/15 cm, color crema con una barra rosa pallido centrale, particolarmente distintivi durante la fioritura autunnale, stami rosso scuro. Viste le sue medie dimensioni può essere utilizzata sui terrazzi.
Clematis ‘Westerplatte’. Ibrido a grande fiore (Gruppo Potatura 2). Rampicante deciduo a fioritura primaverile, dal color rosso porpora, tra le poche cultivar veramente rosse, fiori di medie dimensioni, dal diametro 10-12 cm. Crescita compatta, quindi adatta per grandi contenitori sui terrazzi.
Clematis ‘Blekitny Aniol’. Nome comune ‘Blu Angel’. Viticella (Gruppo Potatura 3). Rampicante deciduo che produce una profusione di angelici fiori blu lavanda, diametro (10/15 cm) adornati con barre centrali più chiare e stami color crema. Quando aperti, i fiori risultano setosi e arruffati sui bordi, aggiungendo eleganza e grazia alla cultivar. Fioritura estremamente prolifica: ‘Blu Angel’ produce centinaia di fiori per un lungo periodo, dall’inizio dell’estate al tardo autunno.
Clematis ‘Kardynal Wyszyński’. Ibrido Jeckmanii (Gruppo Potatura 3). Rampicante vigoroso deciduo, color rosso cremisi luminoso, con antere marrone scuro su filamenti viola chiaro, ediametro di medie dimensioni, 10/12 cm. Da coltivare preferibilmente in piena terra o in grandi contenitori. Fioritura prolungata, dall’inizio dell’estate fino all’autunno.
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